domenica 4 luglio 2010

Lungo lent(issim)o sudatissimo

Finalmente, acciacchi a parte, mi sono potuto dedicare ad un lungo che poteva cominciare ad essere degno di questo nome. Faticato tantissimo con il caldo, ma alla fine, anche se con un minimo di paura, ho portato a casa 19 Km abbondanti, che potevano benissimo essere 21...


Senza puntare la sveglia, già sapevo che mi sarei svegliato prima delle 7:00, ora in cui volevo uscire per questo mio primo lungo. Ed in effetti alle 6:30, con le luci dell'alba, i miei occhietti si sono aperti su questa nuova giornata. Ero pronto e deciso e quindi quel piccolo pensiero di starmene a letto a riposare, che in altre occasioni avrebbe preso il sopravvento, questa volta non l'ha avuta vinta, per niente.

Mi sono preparato in pochi minuti e sono uscito, senza neanche prendere un po' di caffè. Alle 7:00 l'aria era ancora fresca, ma cominciava già a farsi un po' calda. Ho cominciato a correre con estrema calma. Il mio obiettivo per oggi era quello di durare un paio di ore di corsa. Mi sono subito lasciato alle spalle voglie di PB e simili. Il percorso non era stato per nulla studiato ed ho quindi improvvisato, andando per certe vie mai percorse in allenamento. 

Dopo qualche chilometro, corso con tranquilla rilassatezza, fra le strade di un Roma ancora assopita, ho cominciato ad avvertire il caldo. L'aria si cominciava a riscaldare e le fontane (nasoni) che vedevo in lontananza mi sembravo dei bei miraggi. Mi sono fermato per bere e rinfrescarmi un sacco di volte (forse anche troppe), ma ogni volta che mi fermavo, mi sentivo rigenerato. 

Con l'inizio del caldo, anche i tempi hanno cominciato a salire molto presto ed io, sempre nell'intenzione di portare a casa le due ore di corsa, non ho forzato più di tanto per non trovarmi poi pentito in seguito. 

Alla fine, quando ero quasi arrivato al traguardo dei miei 21 chilometri (in realtà ne mancavano ancora due...) ha cominciato a farsi sentire insistentemente la caviglia convalescente, che comunque per tutto il percorso non era mai stata del tutto silente. Ho avuto paura di un nuovo infiammo e così ho piantato l'allenamento (per fortuna ero tornato nei pressi di casa) e mi sono diretto subito alla base. Il tempo di fare una doccia, totalmente inutile, visto che comunque continuavo a sudare mostruosamente, e ho fatto colazione con la caviglia sotto ghiaccio. Non ho più avuto nessun problema per tutta la giornata al piede, anche se il test finale sarà domani mattina appena sveglio (sperem).

Pur non essendo contento del passo tenuto (alla fine la media è di 6'08" per chilometro), sono comunque soddisfatto di questo mio primo lungo. Ho corso per due ore, ho percorso 19 chilometri e le mie gambe comunque hanno risposto bene in termini di stanchezza. Inoltre essendo il primo di una lunga serie, ci sono sicuramente margini di miglioramento.

4 commenti:

  1. Due ore di corsa. Questo è il dato che devi acquisire.
    Con questo caldo e soprattutto questa umidità hai fatto pienamente il tuo dovere. Chilometri ed andature sono dati che potrai elaborare con un clima completamente diverso, ovvero fra due mesi.
    Bravo!

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  2. Un bell'allenamento soprattutto di testa (che è la parte più difficile da allenare) in solitaria e col caldo che è davvero opprimente. Hai fatto bene a non forzare per non sollecitare ulteriormente la caviglia. Quanto al sudare...ti capisco, come ti capisco...io sono praticamente una fontana...non sò neppure come faccio ad avere in corpo così tanta acqua...

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  3. l'importante è avere portato a casa un bel po di km.

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  4. @MFM - Grazie Marco ;) Il mio obiettivo era proprio questo: più quantità che qualità.

    @Ale - Hai proprio ragione, in questo periodo la cosa che devo allenare di più è proprio la testa (vuota: boing boing...)

    @nino - per la serie "Fieno in cascina" :). Cmq, se le mie articolazioni mi sostengono, i chilometri da qui a metà settembre dovrebbero aumentare un po'...

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