lunedì 13 dicembre 2010

90 minuti in solitaria


Con i 90 minuti di lento di stasera (0 runner incontrati per strada, ma era comprensibile con quel tempo), si chiude una discreta settimana di allenamenti. A parte i numeri, l'aspetto che più mi stuzzica è la volontà di correre che in pochi giorni è aumentata a dismisura. Sarà stato l'effetto maratona, fatto sta che dopo poche ore dall'allenamento, ho già voglia di ripartire...

Oltre ai 4 allenamenti di corsa, questa settimana sono uscito anche con la bici, il giorno dell'Immacolata. Non molti chilometri, poco più di 40 minuti, ma mi piace inframmezzare con queste passeggiate le mie corse. Certo che muovere una MTB, non professionale (diciamo così, per non dire peggio), è dura. Pensavo, per velocizzarla un po', di cambiare le ruote, mettendo dei copertoni un po' più lisci. Vedremo...

Nel frattempo continuano i miei allenamenti. Questa settimana ho cominciato con un po' di sprint in salita. Correndo a Caracalla, esiste una bella salita che permette di fare questo allenamento, anche se si corre qualche rischio per le macchine che ti vengono incontro, ma dato che corro, correrò anche il rischio. In definitiva 16x80 metri corsi al massimo, divisi in due e nel mezzo 4 minuti corsi in tranquillità.

Giovedì un bel progressivo, anche se ho combinato un mezzo casino con la tabella, visto che non ricordavo, o meglio, ricordavo male, la suddivisione dei chilometri. Comunque alla fine i 10 km sono stati corsi così: i primi 5 a 5'35", poi un lento miglioramento, fino all'ultimo chilometro, corso in 5'10". Tutto sommato abbastanza soddisfatto, anche se ho faticato molto i primi chilometri...


Venerdì giorno di ripetute. Di tutti gli allenamenti, quello che più mi è piaciuto. Un 6x1000 sotto i 4'50" con recupero di 2' al passo. Correre sotto i 5' è per me sempre un'emozione, anche se sta diventando sempre più facile, anche se poi i 2' al passo me li godo tutti, arrivando proprio con il fiatone.



Ultimo allenamento, quello di stasera, i 16 Km di lento. Corsi tranquillamente, godendomeli. Anche in questo caso, i primi chilometri sono stati i più duri. Poi si è andato un po in scioltezza, forzando un po' verso la fine, registrando i chilometri più veloci dell'uscita. Ho lasciato con le gambe ancora in buono stato e questo mi fa ben sperare. Come dicevo, per strada, a parte le persone che accompagnavano i cani, c'ero solo io... ma tutto sommato sono stato molto bene e più correvo più mi sentivo bene.


In conclusione una settimana tutto sommato positiva, come spero ce ne siano molte altre, a partire dalla prossima!

sabato 4 dicembre 2010

E si ricomincia


Decisione presa. Mi preparerò per la Maratona di Roma. Era nell'aria, volevo farla per tanti motivi, ma ancora non ero sicurissimo. Alla fine ha prevalso l'emozione ed eccomi qui a ricominciare l'avventura che a maggio scorso mi portò, poi in ottobre, a correre a Garda, una delle esperienze più belle della mia vita...

Magari le emozioni riscontrate nella prima maratona non le avvertirò più, perchè tipiche della prima volta, ma sono sicuro che se Dio vuole riuscirò a prepararmi e a correre la Maratona di Roma, sarà un'esperienza comunque fantastica.

La tabella è più o meno pronta. Con un bel po' di arroganza, l'ho arrangiata io, scopiazzando alla grande da quella che mi ha portato a Garda, di Massini ispirazione, ma inserendo qualche allenamento in più di velocità e un po' di fondo in meno nella prima parte, con la speranza di recuperare un po' di velocità. Cercherò sicuramente di far tesoro di tutte le piccole e grandi cose che ho imparato durante la preparazione alla prima maratona, ma già so che commetterò altri errori, ma d'altra parte sbagliando si impara e questo è l'importante.


Intanto ieri, per festeggiare la decisione presa, ero a Caracalla per il mio 5x1000 a 4'45" (con recupero al passo) che poi è diventato un bellissimo 6x1000. Questi i tempi:
  1. 4'47"
  2. 4'47"
  3. 4'45"
  4. 4'46"
  5. 4'47"
  6. 4'43"

E si ricomincia...

giovedì 2 dicembre 2010

Nuove gomme: Asics Cumulus 12

Ieri ho acquistato il mio ultimo paio di scarpe. Venivo dalle Asics Stratus 3, con le quali mi sono trovato bene (c'ho corso anche la mia maratona del Garda). Ho preferito però privileggiare una scarpa più ammortizzata, sia per provare qualcosa di diverso, sia in previsione di eventuali lunghissimi invernali (Roma 2011?) ed ho preso le Asics Cumulus 12...

Oggi avevo voglia di provarle subito, queste nuove Cumulus. Sono molto curioso, come penso sia normale, ma dopo due giorni di lavori sulla velocità (ripetute medie e brevi), ho preferito concedermi un giorno di riposo. Ultimamente sto cercando di svolgere dei lavori veloci, per cercare di velocizzarmi un minimo. Per questo gli ultimi due allenamenti sono stati:


1 - 5x 1000 a 4'45" di media con recupero 2' al passo
2 - un mix di ripetute brevi (6x100 al massimo, 5x200 a 4'xKm)


Questi due ultimi allenamenti mi hanno dato delle buone sensazioni, sia dal punto di vista delle prestazioni, sia perchè pian piano sta tornando quella voglia di correre che ultimamente era un po' diminuita. 


Domani previste altre 5x1000, che farò comunque con le vecchie Stratus e poi domenica, finalmente, con le Cumulus un po' di fondo per allungare sopra i 10 Km.



Per chiudere, mi sono accorto che il 20 marzo si sta avvicinando terribilmente, bisogna (eventualmente) darsi una mossa!! Ora le scarpe che dovrebbero accompagnarmi a Roma 2011 le ho prese, non ho più alibi!!

martedì 30 novembre 2010

Novembre 2010

Novembre è stato un mese di transizione. Dopo un Ottobre ricco delle soddisfazioni della maratona, ma in cui ho anche commesso l'errore di fermarmi troppo, prima di rimettermi a correre, questi primi giorni d'autunno hanno visto una serie di delusioni cocenti nelle due gare da me corse, dove, in particolare nella mezza di Cisterna, ho dato proprio il peggio di me. Questo tuttavia, spero mi sia servito da sprono per ricominciare come si deve, in vista dei nuovi impegni del prossimo anno.
Ma veniamo ai numeri:
  • Km percorsi: 138
  • numero di uscite: 15
  • passo medio: 5'56"
  • distanza media: 9 Km
  • tempo medio: 54'
  • gare: 2
  • peso corporeo: 68,8
Gran parte di questi valori risultano decisamente bassi. Una caratteristica di questi allenamenti è la lunghezza media che si è ridotta notevolmente. Questo dipende essenzialmente dal fatto che, correndo spesso durante la pausa pranzo, non ho la possibilità di correre a lungo, tuttavia rimane sempre la migliore soluzione in quanto non ruba tempo alla famiglia e comunque sfrutta le ore più caldi e performanti della giornata. Sono convinto che dovendo correre di sera (la mattina proprio non riesco d'inverno...) molto spesso potrei preferire rimanere a casa...

giovedì 25 novembre 2010

Addio maratonina delle terre pontine...

Quando il capo famiglia chiama... il runner deve rispondere... 

Domenica avevo messo in calendario la gara a Borgo Montello (Maratonina delle terre pontine), ma bisogna andare con la famiglia in Abruzzo per un giretto in montagna, in un paesino chiamato Colli di Montebove. Ultimo week end possibile, perchè poi diventava logisticamente impossibile. E allora addio gara nelle terre pontine.

Già pregustavo i kiwi... manaccia!! A parte gli scherzi, dopo aver saltato il tiburtino, salto anche questa maratonina, la cosa mi dispiace molto!!

Unica consolazione, andiamo a trovare degli amici che cucinano bene ed abbondante, quindi l'abbuffata è assicurata.
 

martedì 23 novembre 2010

La prova dei 7'

Oggi nell'allenamento a Caracalla, mi sono sfiziato nel test dei sette minuti. Correre, cioè, per 7' cercando di coprire la massima distanza possibile. Test effettuato, anche se potevo organizzarmi meglio. Ha confermato i miei ritmi...

Al 18° minuto di riscaldamento sono partito, correndo su ritmi ben al di sotto dei miei soliti. Sono riuscito a tenere per un certo periodo di tempo questo passo. Fatto sta che mentre correvo, non so come, ho cominciato a pensare che la fine del test, invece di essere al 25° minuto, fosse al 27°, così ho passato la soglia e mi sono perso il clic sul mio Garmin.

Grazie però alla mia arte ravanatoria, sono comunque riuscito a capire che in quei sette minuti ho corso per 1482 metri. Niente di eccezionale chiaramente. Direttamente dal libro di Pizzolato ecco le velocità da tenere e il mio VO2MAX:
  • LL: 5'45''/6'00''
  • CL:5'35''/5'50''
  • CLS:5'25''/5'40''
  • CM:5'15/5'30''
  • CV:5'00''/5'20''
  • RL:4'45''/5'00''
  • RM:4'40''/4'55''
  • VO2MAX:43,4 
Diciamo che in questi tempi mi ritrovo abbastanza, molto più sulla parte finale dell'intervallo. A questo punto cercherò di avvicinarmi alla parte sinistra e poi, magari, rifare la prova per vedere se è cambiato qualcosa!

Ad maiora 

sabato 20 novembre 2010

Calze BEE1 Riattiva

Una settimana fa mi arrivò a casa, su gentile proposta di Bee1, la casa costruttrice, le calze Riattiva . Lo sponsor ufficiale di questa calza è  Laura Giordano, che le ha scelte per correrci. Dal basso della mia poca esperienza posso dire che trovo queste calze estremamente comode e confortevoli. E in questi giorni di freddo, la calza lunga è utile anche per non sentire il freddo iniziale alle gambe, il che non guasta... 



Ho usato queste calze sia in allenamento e sia in gara, in entrambi i casi, come dicevo, responso assolutamente favorevole. Ero curioso di provare questo tipo di calza che stimola il polpaccio, avendone visti vari tipi, durante le varie competizioni a cui ho partecipato. Come dicevo, ho trovato queste calze molto comode ed avvolgenti, pur notando che, indossandole, avevo un minimo di difficoltà a metterle, essendo molto più strette delle solite. Questa però è la loro peculiarità. La sensazione è quella di comoda libertà. Il piede si trova a suo agio.


Estratto direttamente dal sito della Bee1:

"“Il nome della calza dice un po’ tutto” -  dice Laura Giordano -  “non sono quelle solite, corte, ma sono quelle lunghe sin sotto il ginocchio. Attorno al piede c’è una struttura comoda e traspirante, ma è il resto che fa la differenza, perché avvolge e “stringe” caviglie e polpacci aiutando la circolazione sanguigna. In sostanza spinge un po’ più velocemente il sangue verso il cuore, accelerando, aiutando la circolazione e quindi facilitando ossigenazione e nutrimento delle cellule e quindi dei muscoli.
Questa calza “intelligente”, di nuova generazione nasce da un’ intensa attività di ricerca scientifica, messa a punto per svolgere un’azione costante di compressione graduata lungo la gamba, migliorando il benessere e le performance dell’atleta. Riattivando la circolazione sanguigna, si beneficia di una sensazione di maggiore vitalità che  permette di migliorare il rendimento.
Ecco tutto, per questo si sente meno la fatica durante la corsa, anche se per vincere una maratona o raggiungere comunque un risultato l’unica cosa decisiva restano le nostre gambe, l’allenamento dei mesi precedenti, la voglia di far fatica, di andare oltre… La calza aiuta. Lo fa in gara ma lo fa anche dopo, nella fase di recupero – io la porto sempre – e durante i lunghi trasferimenti, magari i viaggi aerei. Ecco un buon motivo per averle e usarle”.

La calza che indossa Laura Giordano è realizzata secondo la tecnologia LYCRA® Energy ed è testata in laboratorio oltre che sul campo. Al piede garantisce traspirazione e comfort come gli altri modelli Bee1 perché, in percentuali diverse , utilizza la fibra Lenpur® e Dryarn® per mantenere asciutto il piede e assorbire parte delle sollecitazioni meccaniche. Il plus in questo caso è la compressione graduata, la tensione della calza che al piede ed alla caviglia è del 100 per cento e si riduce pian piano da 90 a 85 e sino al 70% nella parte alta del polpaccio, così da aiutare la circolazione del sangue con un’operazione che coadiuva la pressione vascolare. La calza è ideale sia durante lo sforzo fisico sia successivamente, facilita e accelera il recupero da uno sforzo intenso, ma può essere utilizzata anche prima. Il massaggio stimolante generato da questa tecnologia, dona una sensazione di straordinario benessere.

Riattiva risponde parametri richiesti per l’impiego della qualifica del marchio LYCRA® Energy socks, che grazie ad un esclusivo metodo di  lavorazione, permette di ottenere un’azione di compressione mirata nei diversi punti della calza."

mercoledì 17 novembre 2010

Ritorno a Caracalla


Ieri sono finalmente tornato a correre allo Stadio Nando Martellini, noto anche come lo stadio delle terme di Caracalla, durante la pausa pranzo. Come ho sempre detto, questa soluzione mi è congeniale perchè mi permette di correre durante la parte più calda del giorno (che di inverno non è male) e non tolgo tempo alle attività familiari, che sono sempre tante ed importanti... 

Ad aggiungere valore e piacere alla seduta in questione, c'è che sono andato a correre con un mio collega, quindi finalmente in compagnia anche a Caracalla; anche se ad essere sincero, qui, diversamente che vicino casa mia, c'è comunque tanta gente che corre e non ci si sente assolutamente soli. Certo, correre in due, o più, ha anche i suoi lati negativi, ma poter chiacchierare durante il riscaldamento (anche se il mio compagno ha dovuto fare un luuuungo riscaldamento) e cercare di stare dietro a chi ti precede durante le ripetute è veramente un'altra cosa.

Ieri in particolare, ho fatto ripetute sui mille. Anche questa volta mi tirerò dietro i rimproveri di gran parte di voi, per via della non costanza dei tempi ottenuti, ma all'inizio ho cercato di stare al tempo del mio compagno (4'30") che comunque viaggia su altri ritmi, e le ultime due, visto che non era alla mia portata continuare su quei tempi, ho decellerato facendole in 4'52" e 4'49"

Tutto sommato sono contento dell'allenamento, anche perchè venivo da una mezza maratona corsa domenica, un defaticamento corso lunedì (7 Km); quindi il terzo giorno consecutivo di corsa, ma le gambe stavano bene. Per giunta, a dirla tutta, anche oggi avevo le gambe perfettamente in carica, ma ho preferito riposare. A questo punto penso di aver dimostrato che una seduta defaticante il giorno dopo un grosso sforzo, può aiutare a recuperare più in fretta.

lunedì 15 novembre 2010

27° Mezza Maratona di Cisterna

Non avevo particolari aspettative per questa gara. Il mio stato di preparazione è veramente ai minimi termini, in più non ho fatto alcun allenamento specifico per la mezza, tranne una corsa di 14 Km fatta lunedì. La corsa è così, non ti regala niente e ieri non mi ha regalato nulla...

Partito con due amici, facciamo un viaggio abbastanza tranquillo. Remo ci racconta la sua avventura a New York la domenica prima, dove ha chiuso la maratona in 3h41', ottimo tempo. Ma raccontava con entusiasmo di tutta la gente che faceva il tifo sulla strada. A ripensarci, con il senno di poi, è quello che sicuramente è mancato in questa gara. Percorso bello, per carità, nella campagna di Cisterna, ma la corsa finale, fatta tutta in solitaria, è stata sicuramente più dura di quanto sarebbe potuta essere.

Arrivo a Cisterna di Latina, con lo stomaco in trambusto, per via del viaggio in auto, attraverso le curve dei Castelli Romani. Ci inscriviamo alla competizione: mezza maratona, 10€ con un buon pacco gara (fra l'altro una bottiglia di vino). La gara è senza chip, ma chi se ne frega...

Facciamo giusto in tempo a fare il solito pit stop e a portarci sulla linea di partenza e si parte. Siamo circa duecento, veramente pochi e la cosa non mi piace. La cosa buona invece, è che tra i duecento c'è una vecchia conoscenza: Silvia, che vorrebbe chiudere intorno alle due ore. Per me è perfetto, così faremo almeno parte della corsa insieme. Con lei c'è un suo compagno di squadra, un Passatore's man che gli farà da pacer.

Partiamo e ci assestiamo subito su un ritmo comodo, intorno ai 5'40". Mi va benissimo, mi sento bene e la presenza dell'ultramaratoneta mi da una sorta di tranquillità. I chilometri scorrono tranquilli e abbastanza costanti. Il tragitto in realtà non è così piano come lasciavano intendere gli amici, ma pieno di falsi piani.






Siamo al 6° Km, primo ristoro. Visto che so che i miei compagni non faranno la sosta al passo, allungo un centinaio di metri. In questo modo, prendo un bicchiere d'acqua, sorseggiando al passo, mentre mi raggiunge il resto del gruppetto. Così si riparte. Nel frattempo i corridori si sono diradati. Si corre veramante da soli: noi tre e un'altra persona d'avanti di cento metri.

Siamo al nono chilometro, ci immettiamo su una strada più grande, e qui le macchine non vengono fermate. Ci costringono così a correre per un po' di chilometri su una strada aperta, con le macchine che sfrecciano a destra e a sinistra. Ben poco può fare una macchina dei vigili che ogni tanto passa per cercar di fare decelerare le auto. Si rischia la vita, ed io, arrabbiato, urlo verso un vigile: "Chiudere la strada no, eh...."

I chilometri cominciano a farsi sentire. Fino a qui, l'ultra era sempre stato avanti di un paio di metri per trainarci, io e Silvia invece ci facevamo avanti un po' per uno.  Ora però ho meno voglia di allungare. La testa comincia a farsi un po' di paranoie. Tutto l'11° Km lo soffro. Mi dico: come farò ad arrivare così al traguardo. Ma devo tenere duro. E così poco dopo, questa breve crisi, passa e  mi sento decisamente meglio. Vado avanti sempre vicino ai miei compagni, anche se non così sicuro come nel primo tratto.

Intanto arriviamo al ristoro del 15° Km. Anche qui avrei voluto accelerare, ma ormai la benzina stava per finire, allora i miei compagni pian piano cominciano a distanziarsi. Li vedo ancora per tanto tempo, il percorso è abbastanza dritto.

Il crollo arriva dopo il 16° km. Sorpasso un podista che andava al passo e questo mentalmente mi frega. L'idea di poter fare un tratto al passo ha cominciato a farsi strada nella mia testa: ero stanco, con il fiatone e con un tratto in leggera salita. E qui decreto la fine della mia corsa. Comincio ad alternare la corsa e il passo. Il nervoso, la delusione, l'idea di fermare la mia corsa si fa sempre più largo nella mia testa, ma alla fine arrivo al traguardo, colmo di rabbia.

Ma gli ultimi chilometri sono stati veramente lunghi, più lunghi degli ultimi della Maratona del Garda... Ho corso quasi sempre in solitaria, dalla parte opposta della strada correva un vecchietto scalzo, che imitava Abebe Bikila. Durante questi chilometri ho avuto  modo di pensare a tante cose. A ripensare a Paoletto, che alla Mezza di Rieti ci ha lasciati, ma che qui aveva fatto il suo personale sulla mezza e mi dispiace non essere riuscito ad onorarlo appieno. A pensare che forse è il caso di interrompere (per il momento?) le mie gare e dedicarmi esclusivamente agli allenamenti. D'altra parte che senso ha partecipare a delle gare, quando non si è in forma e non si riesce a correre come si vorrebbe?

All'arrivo mi aspettano tutti. Tutti pronti a sfottermi per il mio risultato. Questa volta però, diversamente dalle corse precedenti, in cui arrivavo ultimo, ma avendo dato tutto e essendo arrivato al traguardo soddisfatto, questa volta, dicevo, gli sfottò mi facevano male, perchè sapevo che erano tutti meritati.

Alla fine chiudo la gara in 2h9', mai fatto peggio...

Garmin Connect - Dettagli della mia gara Mezza Maratona di Cisterna 21,1 Km

venerdì 12 novembre 2010

Giornata di buone notizie

Una giornata piena di buone notizie. Sono andato a correre con un amico, evento rarissimo, facendo una sgambata veramente divertente; a Caracalla finalmente hanno riaperto gli spogliatoi; mi sono arrivate le calze Bee1 in prova. Cosa chiedere di più ad una giornata? Essere venerdì, ed è pure venerdì...


Stamattina, portando i miei figli a scuola, mi incontro con un altro papà-amico-runner che mi chiede se stasera avevo in programma di correre. In due secondi ci mettiamo d'accordo e dopo l'ufficio ci vediamo per correre l'ultimo allenamento prima della mezza di Cisterna, dove ci andremo insieme. Max è un runner da un bel po' di anni, con alle spalle svariate maratone e dei personali interessanti. Corre bene, insomma, tutta un'altra storia rispetto a me. Mi aspettavo quindi che oggi mi sarei dovuto spremere e lui in effetti mi ha tirato il collo. Abbiamo corso un po' più di nove chilometri, ma devo dire che, si, mi sono pesati, perchè un po' tirati (anche se gli intertempi non sono poi così eccezionali), ma il problema stasera è stato più di fiato che di gambe: non riuscivo a respirare, sia per il naso completamente colante, sia perchè ero sempre sopra la soglia del respiro tranquillo. Tuttavia mi ha confermato che la via da seguire è quella: ripetute, ripetute e ripetute.

Visto che hanno riaperto gli spogliatoi di Caracalla, queste ripetute già le pregusto, intorno all'anello esterno della sua pista, finalmente!!!


Per concludere, stasera ho provato le calze riattiva della BEE1. Mi hanno mandato un campione da provare. Chiaramente onorato, le ho indossate e da subito mi hanno dato un ottima sensazione di morbidezza e leggerezza. Ho corso pochissimo con queste calze, i soli 9 chilometri di questa sera, ma ho già deciso di portarle alla gara di domenica, proprio perchè mi sembrano molto comode. Durante la corsa, mi davano una sensazione di libertà nelle scarpe. Comunque, un effettivo commento, preferisco darlo dopo la gara, con qualche chilometro in più nelle gambe e qualche sensazione in più.

Per ora chiudo qui.

mercoledì 3 novembre 2010

Ripetute sgangherate, ma assai piacevoli


A molti, giustamente, può sembrare ridicolo, ma per me tornare a correre sotto i 5' per Km, anche se su ripetute corte di 400 metri, è stato un rimettere in moto un motore di un vecchio macinino, completamente ingolfato...

Sto specializzandomi nel portoghese. Non nella lingua, che comunque sarebbe interessante approfondire (ho fatto un esame di spagnolo all'università, con qualche risultato), ma nell'abilità di intrufolarmi in manifestazioni o posti, senza essere completamente in regola.

Così, anticipando il Pasteo pensiero sul pettorale a basso costo, come detto, ho corso la Corsa dei Santi senza pettorale (sarà per contrappasso che ho fatto una gara così schifosa??). Non contento oggi all'ora di pranzo mi presento in uno Stadio di atletica vicino al mio ufficio a Roma, con tanto di tesserino UISP e lettera del Presidente della mia associazione che certificava, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, visto che avevo il tesserino, che facevo parte della grandiosa associazione sportiva: "Sport un progetto per crescere" (ok, il nome non è pensato per noi, ormai cresciuti uomini di quasi mezza età, ma per le nostre figlie che fanno parte della stessa associazione e ci stupiscono con la ginnastica artistica). Insomma, mi presento al direttore di questo stadio, ma lui, cocciuto, mi dice che solo i tesserati FIDAL possono entrare. Io vedo la pista semideserta, la giornata perfetta per correre e gli dico: "Ma possibile che una struttura così deve essere così poco sfruttata?"  e lui: "Ordini dall'alto..." Si, dal Padre eterno...
Comunque nella sua infinita bontà (del direttore...) mi dice che se voglio entrare, lui fa finta di non avermi visto. La cosa mi scoccia assai, perchè non capisco questa ingiusta distinzione tra figli e figliastri, ma per oggi la voglia di correre e tanta e mi fiondo nello spogliatoio. 

Dopo pochi minuti sono già in pista a scaldarmi; con me ci sono in pista solo due altre persone. Comincio le ripetute e come sempre penso che mollerò alla seconda ripetuta, che poi diventa la terza e così via, questa volta fino alla settima.

La qualità di queste ripetute, sicuramente lascia molto a desiderare. Il tempo non è proprio costante, si passa da un minimo di 4'34" per Km (la 4°) ad un massimo di 5'07" (l'ultima, in cui ho dato tutto quello che era rimasto). Il numero di ripetute è esiguo e ancora peggio, il recupero veramente lento, ma quello che mi importa per oggi è che ho lottato per portale a casa e questo è importante per me ora. Le gambe, tornato in ufficio, mi facevano un po' male, ma di un dolore dolce che mi ha fatto tanto piacere.

Si riparte!!

lunedì 1 novembre 2010

Corsa dei Santi... un anno dopo


La aspettavo da quasi un'anno... Era stata la prima gara un anno fa e non vedevo l'ora di misurarmi sui tempi dell'anno scorso. Come è andata? Ho peggiorato il tempo di quasi un minuto e mezzo... Questo la dice lunga sul mio stato di forma...

Comunque poco importa. Questo momento di crisi passerà, anzi forse è stato un bene scontrarmi con tanta evidenza: non posso far altro che risalire!! La cosa importante invece è stato constatare che ogni corsa è sempre un piacevole punto di incontro con amici del running, siano essi Blogtrotter o gente del Running Forum. E' sempre un piacere incontrarvi!! Mi dispiace non essere riuscito ad incontrare MaxRunner, ma la prossima volta organizziamo in maniera più precisa, altrimenti con queste gare romane, da minimo mille podisti, e quando ci si becca...


Comunque arrivo a Piazza San Pietro intorno alle 9.00. Dopo l'incontro con gli amici del Running Forum e le foto di rito, di corsa a cambiarsi d'abito.

Dopo il cambio, fila ai bagni chimici e poi riscaldamento dove ritrovo un bel po' del gruppetto di prima. Si fanno un paio di giri della Piazza San Pietro e poi ci si mette in fila in fondo al gruppone. A memoria, mi sembra che l'anno scorso, forse, eravamo qualcuno in più, comunque anche quest'anno siamo tantissimi.


Si parte e mi sembra di ritornare indietro di un anno, rivedo gli stessi flash dell'anno scorso: la marea di gente su Viale della Conciliazione, la gente in fila sul ponte Vittorio Emanuele II, troppo stretto per contenerci tutti, i turisti che applaudono. E poi, uno alla volta, tanti grandiosi luoghi di Roma. Sfiliamo vicino a Castel Sant'Angelo, il Campidoglio, Teatro Marcello, il Circo Massimo, il Colosseo, San Giovanni, Santa Maria Maggiore, i Fori Imperiali, il Vittoriano per tornare poi nuovamente in piazza San Pietro. Per essere un pò più di una 10 Km, decisamente un gran bel vedere, non dite!!

Io, già al Campidoglio avverto i primi cedimenti. Non so se sarà stato perchè ho donato il sangue venerdì scorso, ma oggi sentivo le gambe proprio vuote, senza smalto. Le gambe completamente scariche le ho avute all'altezza del Colosseo (pensate che eravamo ancora al 5 Km...). Breve sosta al ristoro e poi via in discesa, per poi ritornare a salire verso Santa Maria Maggiore. Per fortuna un po' di discesa fino ai Fori Imperiali, ma la parte più difficile è stata proprio agli ultimi due km. Qui le gambe erano proprio andate. Girare per Viale della Conciliazione è stata proprio una benedizione... E pensare che comunque avevo ancora voglia di fare lo stupido quando vedevo i fotografi, facendo l'aereoplanino o salutando.



Poi, magicamente, gli ultimi 100 metri uno sprint che non capisco (o forse si) e chiudo passando il gonfiabile con un po' di amarezza, dopo un'ora e due minuti di corsa... Riuscirò a peggiorare anche l'anno prossimo?
Oggi la prendo così: una piacevole passeggiata per il centro di Roma, ma da domani, prometto, si fa sul serio!! 

Garmin Connect - Dettagli della mia gara Corsa dei Santi 10,5 Km

 

domenica 31 ottobre 2010

Ottobre 2010

Novembre è stato il mese della Maratona. Quindi un mese ricco delle soddisfazioni per la gara portata a termine, ma in cui ho anche commesso l'errore di fermarmi troppo, praticamente dieci giorni, prima di rimettermi a correre. La ripresa è stata poi caratterizzata dalla mancanza di qualcosa, le corse mi risultavano piacevoli, ma solo se a velocità ridotte. Non ero più disposto a soffrire. Da qui quindi un numero decisamente basso di chilometri e di uscite.
Ma veniamo ai numeri:
  • Km percorsi: 115
  • numero di uscite: 10
  • passo medio: 5'59"
  • distanza media: 11 Km
  • lunghezza massima del percorso: 43 Km (record)
  • tempo medio: 1h09'
  • gare:1
  • peso corporeo: 66,2
Se dal computo totale dei chilometri, si tolgono i 42 della maratona, si capisce subito che questo mese si è grandemente cazzeggiato. La sensazione di soddsfazione mi ha giocato un brutto scherzo. Spero di riuscire a ripartire a novembre. Una soluzione sarebbe riuscire a correre durante la pausa pranzo, ma questo dipende dalla disponibilità delle strutture, che per ora latitano.

mercoledì 27 ottobre 2010

Pensare di poter correre più veloce.


Oggi sono uscito in strada (finalmente!), ma senza aver ben preciso in mente che allenamento fare. Ho cominciato a correre come faccio ultimamente (a sensazione). Dopo i primi cinque chilometri però mi son venute in mente le parole scritte in un comento da RB: "Comincia a pensare che puoi correre più veloce" e ho provato a tirare e così son venuti fuori altri quattro chilometri, tutti sotto i 5'10". Grande libidine...

Dopo svariati tentativi fatti in questi giorni per cercare di correre all'ora di pranzo, tutti andati in fumo, oggi sono riuscito a ritagliarmi un'oretta di corsa appena tornato a casa dal lavoro. Ma la cosa migliore sarebbe ricominciare a correre all'ora di pranzo: riuscirei ad essere sicuramente più costante per via di alcuni impegni che ultimamente non mi lasciano tempo per la corsa.

Ieri, infatti, sono tornato, dopo una pausa di quasi cinque mesi allo Stadio Nando Martellini a Roma (meglio noto, forse, come lo Stadio delle Terme di Caracalla). Questa mia lunga assenza, in qualche modo forzata, è dovuta alla chiusura degli spogliatoi per lavori di ristrutturazione. Ero andato con la speranza di riuscire in qualche modo ad organizzarmi, cercando di fare a meno degli spogliatoi, ma per me restano fondamentali e l'unica cosa che ho fatto è starmene seduto a vedere gli altri correre, con un po' di tristezza...

Giornata ideale quella di ieri all'ora di pranzo per andare a correre. Sole abbastanza caldo, tempo fresco e gente che correva tranquilla. Le mie gambe fremevano, avevo una voglia incredibile, ma niente: gli spogliatoi chiusi, nessuno che sapeva quando riapriranno, anche se sembra che i lavori siano terminati e manchi solo il collaudo. E' un po' assurdo e frustrante vedere che una struttura così bella non possa essere sfruttata appieno. Così, dopo qualche minuto passato sugli spalti a vedere la gente correre, godendomi il tepore del sole, mentre andavo via, finalmente incontro il Bummi con il quale parliamo un po' in particolare dei nostri impegni prossimi futuri. Mi ha fatto piacere finalmente incontrarti Marco e mi sarebbe piaciuto ancora di più riuscire a correre insieme a te. L'appuntamento comunque è solo rimandato.

L'altro ieri invece sono stato allo Stadio degli Eucalipti. Anche qui ho scoperto che per poter correre devo essere presente in una lista di persone. Peccato che in questa lista non si sa bene come finirci.

E' possibile che deve essere così difficile riuscire a correre in una città grande come Roma. E' una vera delusione. Mi consolo con la mia corsa di stasera, che mi ha ridato un po' di buon umore e buone speranze per il futuro!! 


domenica 24 ottobre 2010

Pian piano mi rimetto in riga


Pian piano mi rimetto in riga. Ho corso venerdì, ho ricorso stasera e le sensazioni migliorano, con comodo, ma siamo sulla strada corretta, ma dalla settimana prossima si cambia...

Quello che manca negli allenamenti di questi giorni è la brillantezza. Quel qualcosa che mesi di lento allenamento per la preparazione alla maratona del Garda hanno pian piano portato via. A questo punto, con la corsa di oggi, dichiaro aperto un periodo di allenamenti orientati alla qualità. Pensavo, infatti, di partire la prossima settimana con delle ripetute brevi, sulla distanza dei 400 metri, insomma più o meno da dove avevo lasciato a maggio, quando ho cominciato la tabella per Garda.

La mia speranza, nei confronti di maggio, è di avere questa volta una base più solida nelle gambe. Se all'epoca arrivavo alla fine dell'ottava ripetuta stremato, spero che ora riuscirò a tenere le varie ripetute con più tranquillità, arrivando alla fine stanco (come è giusto che sia) ma con ancora qualche stilla di energia.

Manca però la ciliegina sulla torta: la possibilità di allenarmi allo stadio delle Terme di Caracalla. Ormai è da inizio giugno che latito da quel posto, non per colpa mia, chiaramente, ma perchè i lavori agli spogliatoi si attardano, come sempre nella nostra bella Italia. Ormai però dovremmo essere alla fine e spero che prestissimo potrò ricominciare a ricorrere all'ora di pranzo: sarebbe la soluzione di tanti piccoli problemi logistici.


Nel frattempo si avvicinano anche una serie di gare alle quali, per svariati motivi, ci tengo molto come la Mezza di Fiumicino e Corriamo al Tiburtino. La prima in calendario però, è la Corsa dei Santi. L'anno scorso fu la mia prima gara e quest'anno ci tenevo a farla bene, ma ad essere un minimo obiettivo, non penso di riuscire a fare una bella gara. Quello che comunque è sicuro è che, rifacendomi ad uno degli ultimi post di Bummi, 12 euro per l'iscrizione non li sgancio e correrò per cui senza pettorale... un pò mi dispiace, ma solo un po'!!

Garmin connect - Dettagli allenamento del 24 ottobre 2010 - 12 Km 
Garmin connect - Dettagli allenamento del 22 ottobre 2010 - 8 Km

mercoledì 20 ottobre 2010

Dieci giorni di stravacco


Dieci giorni di pausa. Qualcuno, e fra questi mi ci metto anche io, penserà che siano tanti. A vedere come è andata la corsa di oggi, non direi tanti, ma addirittura troppi...

La gioia di aver portato a termine la prima maratona è stata immediata, ma poi, con il passar dei giorni, questa gioia si è condensata e razionalmente è diventata ancora più forte, più appagante. Tutto questo, tuttavia, mi ha portato a considerarmi soddisfatto e a non cercare sensazioni nella corsa, ma solo nei ricordi. 

Solo venerdì scorso ho provato nuovamente a correre, ma dopo pochi chilometri il piede sinistro a ricominciato a farmi male e mi sono così subito fermato. Ma già in quell'uscita avvertivo tutto il disagio che ho sentito oggi. Pesantezza, gambe lente, stanche (oggi forse un po' meno). Insomma, sembrava veramente che ricominciassi a correre dopo un lungo infortunio.

Anche oggi ho avvertito queste sensazioni. Dopo pochissimi chilometri avevo già voglia di tornare a casa. Psicologicamente non ero pronto alla canonica oretta di corsa. Le gambe legnose, ma, come dicevo, per fortuna meno vuote di venerdì scorso, davano man forte alla testa e così ho fatto un giro di cinque chilometri e poi dritto a casa, sotto una calda doccia.

A voler essere un po' ottimista, oggi c'è da dire che almeno mi son messo le scarpette e sono uscito fuori, mentre gli altri giorni, tornato a casa (ma già pregustavo la scena in sella al mio scooter di ritorno dal lavoro), afferravo il pacco di patatine fritte e me le strafogavo in maniera demoniaca. Insomma, mi stavo sfogando, forse, dai lunghi mesi (più o meno) rigidi di preparazione alla gara. 

Non nego che tutto questo mi rende un po' pensieroso. La mia speranza è che tutto questo sia fisiologico e che dopo più di un'anno di corse, qualche giorno di stacco ci stia tutto.


Giusto per non illudermi che le cose possono procedere così, stamattina, comunque sono andato a fare la nuova visita medica di idoneità agonistica: abile e arruolato anche quest'anno!! Penso che chi doveva capire (ad. esempio il mio capoccione) ha capito...

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martedì 12 ottobre 2010

I'm a Marathon Man

Ora posso dirlo, gridarlo... Dopo cinque mesi di preparazione a questa gara, posso dire: I'm a Marathon Man!! E' una sensazione incredibile, che cominci ad assaggiare già quando passi sulla linea della partenza, ma che gusti affondo solo appena passi il traguardo, ma che concretizzi sempre più i giorni successivi, quando ripensi alla bellissima avventura vissuta. Troppo bella da non raccontare. E comincio dalla fine...

Comincio dagli occhi umidi di lacrime di mia moglie, quando, subito dopo il traguardo, ci siamo abbracciati (poco poco, che ero bagnato da far schifo) e l'ho baciata. In quel momento, io che sono un uomo duro..., non sono riuscito a trattenere le lacrime ed un po' ho pianto anche io, contento di essere arrivato al traguardo con le mie gambe!!
Ma le lacrime versate, sono il compimento di tutto un periodo, cominciato da maggio, con il primo allenamento per la maratona. Sono stati mesi lunghi, con tanti alti e bassi e con la sola consapevolezza che comunque la maratona l'avevo vinta ancor prima di partire. Riuscire a fare tutti gli allenamenti che ho svolto in questo periodo è stata per me una grande soddisfazione!

Ma passiamo al tranquillo week end di paura: cominciamo con il sabato pomeriggio in macchina verso Limone a prendere il pettorale e a incontrare gli amici Blogtrotter e del Running Forum. Seguo le indicazioni del mio TomTom personale (mio fratello Maurizio) che non è molto pratico della zona (anche se ci va ormai ogni fine settimana). Fatto sta che sbagliamo strada ed arrivo all'appuntamento con Ivan Ale e Domenico in ritardissimo. Mi fa piacere incontrare i 3 amici conosciuti su internet. Mi danno anche una bella carica per il giorno dopo, ed anche un sacco di consigli (pensavo anche un sacco di mazzate, visto il ritardo... scusate Ale e Ivan..). Dopo aver salutato, vado a ritirare il pettorale (numero 2654, bellissimo) e prendo il pacco gara, facendo un giro all'expo (mi hanno deluso sia il pacco gara, poverissimo, sia l'expo: due stand proprio perchè dovevano esserci...).

Ritorno alla base (a Desenzano) esausto per i lunghi viaggi (ho deciso ufficialmente di odiare la Gardesana) e un po' preoccupato di essermi stancato un po' per il giorno dopo. La sera si festeggia, invece, il compleanno del mio piccolo Andrea (5 anni) con una pizza e poi a nanna presto.

La mattina della gara mi alzo alle 5.00, ma chiaramente tutta la notte l'ho passata praticamente in bianco, tranne l'ultima mezzora in cui prendo un sonno profondo: sarà mia moglie a svegliarmi... Mi preparo e sono fuori per le 6.00. Il viaggio dura poco più di un'ora e alle 7.15 ho già parcheggiato l'auto nel garage. Fa un freddo micidiale e non ho il coraggio di svestirmi. Preferisco aspettare che il sole faccia capolino tra le montagne, prima di sfoggiare la mia tenuta. E così mi gusto l'atmosfera pre-gara, con lo speaker che non sa mai cosa dire, con quelli che cominciano a riscaldarsi due ore prima, le chiacchiere dei runners ecc. Scruto i pettorali dei vari runners. Studio il fisico di quelli che hanno i pettorali più bassi, vedo (e imparo) cosa portarsi prima di una maratona, ma noto che, nel mio piccolo, mi sono comunque organizzato bene.

Le ore di attesa passano presto. Sono già in coda per la partenza. Alle 9.30 in punto si parte. L'inizio è molto affollato, chiaramente, ma a me non importa assolutamente. Corro gustandomi il favoloso panorama, veramente mozzafiato e cercando di consumare quanto meno energie possibili. I tempi sono da subito alti, sopra i 6', ma li voglio tenere alti perchè il mio unico scopo oggi è arrivare ed ho una gran paura di non riuscire a farlo.



Il primo tratto di gara è in leggera discesa, con una serie di gallerie e tanto vento fastidioso. In particolare ne ricordo una, chiamata Eolo, indovinate perchè... Tra una galleria e l'altra, arriva il primo ristoro. Mi sento perfettamente, le gambe sono ok, le costole, che ultimamente mi avevano fatto dannare un po', ok anche quelle. Mi fermo comunque al ristoro concedendomi qualche secondo al passo, il tempo di bere un goccio d'acqua. Continuo a correre con estremo piacere fino ad arrivare a Riva del Garda, in cui si inizia a correre per il paese, in un sentiero attraverso il parco, bello, ma un po' scomodo. La gente applaude e questo fa piacere. Allontanati da Riva, ci addentriamo tra le vigne di Arco e la testa comincia ad accusare la monotonia. Ad un certo punto però ci sono due ragazzini che fanno il tifo e con una mano di gomma gigante, fanno il cinque a tutti. Io passo e rispondo con entusiasmo. Questo saluto mi ha dato una carica incredibile. In quel momento, in cui la testa cominciava un po' ad assopirsi, mi è venuto in mente tutto il mondo che ho conosciuto in questi mesi su queste pagine: i BlogTrotter al Cantinone, i ragazzi del RunningForum, chi purtroppo non c'è più e con questi pensieri sono di nuovo ripartito con una nuova carica, meglio di un gel alle maltodestrine...

Tutta la parte interna al lago, di questa corsa, è un po' più monotona, anche se comunque non priva di bellezza, ma non mi aiuta a svagarmi. Arrivo comunque al giro di boa e passo il rilevamento della mezza maratona (2 ore e 10 se non ricordo male). Le gambe fresche e la testa tranquilla, fanno passare in secondo piano il tempo non decisamente accattivante. Durante la discesa verso il lago, passiamo per la pista ciclabile di Arco, qui si cominciamo ad avvertire i primi sintomi di stanchezza, più che fisica, mentale. Al ristoro del 25°, mi concedo una piccola sosta dedicata a qualche secondo di stretching. La cosa mi fa bene e riparto con rinnovato vigore. Tutto procede bene e addirittura rispondo al telefono (me lo sono portato per paura che rimanessi da qualche parte solo ed abbandonato..) ad un mio amico che mi chiamava da Lecce...

L'idilio finisce quando risbuchiamo sul lago. Questa parte comincia con una salita che ai miei occhi è sembrata decisamente ripida. Sempre più pauroso, tiro il freno e affronto la salita lentamente. Troppo lentamente, perdo molto tempo, ma non mi interessa. Quello che mi interessa e non perdere tutte le energie su quella maledetta salita. Lungo i tratti in piano, cerco di accelerare, ma le gambe cominciano ad avvertire la stanchezza. I ristori del 30° e del 35° diventano dei fari nella notte, sempre più lontani.

Dal 37° in poi le cose peggiorano perchè oltre alla stanchezza si associa anche un dolore al piede sinistro. Comincio a camminare per un tratto e sembra che passi, ma poi, quando ricomincio a correre, dopo un po' il male ritorna. Il terrore che mi possa infortunare e rimanere fermo dopo la gara, danno una mazzata finale alla mia testa. Ormai il tempo è alto... inutile correre su un piede mal ridotto e così per alcuni tratti ho comminato cercando di farlo più velocemente possibile.


L'ultimo chilometro però, con tutti i muscoli duri, i polpacci in fuoco, l'ho corso per intero con il piede che mi doleva e cercavo di tenerlo buono. Correndolo rivedo tutti i punti di riferimento che tra un post e l'altro del Running Forum sono riuscito ad immaginare. Vedo la chiesa, vedo finalmente la discesa, la gente che incita, il cuore che batte forte. Alla vista del tappeto rosso, la tensione si scioglie, alzo le braccia al cielo e penso: "Caxxx, sono un Maratoneta!!". E lì, subito dopo il traguardo, incontro lo sguardo di mia moglie, ma questo già ve l'ho raccontato.

Che dire: sono contentissimo di essere arrivato al traguardo e senza mai aver pesato di ritirarmi, era il mio target. Sono contento di essere arrivato entusiasta e pronto a rifarne un'altra. Non sono contento di due cose però: dell'essere stato troppo pavido (e di conseguenza troppo lento) e di non averla fatta interamente correndo. Mi consolo con una frase fatta: questo non è un arrivo, ma solo un punto di partenza.....

Nel frattempo il mio piede va già meglio, per fortuna!!



Garmin Connect - Dettagli della mia gara Maratona del Garda 42,195 Km

giovedì 7 ottobre 2010

Ultimo post prima del grande giorno


Domani si parte per Garda... Mi faccio un grosso in bocca al lupo!!!

Oggi fatta l'ultima corsetta di 6 Km a ritmo maratona, con qualche allungo finale per sciogliere le gambe.

Scoperta dell'ultimo minuto: 101010 (10 ottobre 2010) tradotto in binario fa 42!! Era il segno che stavo cercando, ora posso partire tranquillo :D

martedì 5 ottobre 2010

Ritorno alla normalità

Dopo la brutta gara di domenica scorsa, oggi sono uscito per fare il penultimo allenamento pre maratona. Undici chilometri a ritmo maratona, per testare il primo quarto di gara. Le sensazioni sono tornate positive, dopo la delusione di domenica...

Niente di stravolgente, di eccessivamente performante, semplicemente 11 Km, corsi intorno ai 6' per Km, per vedere come andava. Ipoteticamente è questo il ritmo che vorrei tenere, almeno per la prima parte di gara, anche se penso che sul finale allungherò decisamente i tempi.

Per quanto riguarda la corsa di oggi, tutto liscio come l'olio. Le gambe hanno ben risposto, ma soprattutto il dolore intra costolare non c'è stato (speriamo che così sia anche domenica). Un po' di fastidio me lo ha dato il fianco con il grosso livido, che però sta migliorando anche lui. D'altra parte non possiamo far di meglio che essere ottimisti...

Nel frattempo, giusto per mettere qualche eventuale complicazione, come se già non ce ne fossero di sufficienti, sto sperimentando una dieta dissociata. Stasera e domani niente carboidrati, per poi riprendere a mangiarli da giovedì, nella speranza di accumularne un po' di più. In giro su internet (in particolare mi è piaciuto questo articolo) se ne parla abbastanza. Vedremo se riuscirò a farmi più male che bene!!

Garmin connect - Dettagli allenamento del 5 ottobre 2010 - 11 Km

7° Trofeo S.Ippolito - Fiumicino

L'ultima domenica prima della maratona che faccio, invece di starmene bello bello a casa, magari a correre qualche chilometro? Mi sparo una garetta facile facile a Fiumicino che invece di certificare l'ok alla LGM, mi manda allo scompiglio, soffrendo per quasi tutta la gara e buttando giù il mio morale. Ma gliela faccio vedere io, porca miseria...

Il dolore alle costole, dovuto alla caduta con lo scooter, non si era fatto sentire per tutto il mattino, per cui avevo ben sperato ed invece dopo un po' dalla partenza, ha cominciato a darmi fastidio e a rovinarmi la gara.

Arrivo a Fiumicino con il malcapitato scooter (visto che tra le tante sfighe di questo periodo pre-maratona, sabato mattina  mi si è rotto pure il finestrino della macchina e ho preferito lasciarla in garage), vado a prendere il pettorale e subito mi dirigo al punto di appuntamento con il gruppo del Running Forum. Il tempo di attaccare alla maglietta il pettorale ed arrivano tutti. Il tempo di fare le foto e si parte insieme con il riscaldamento: il riscaldamento va bene, anzi benissimo, non avverto alcun fastidio.

Alla partenza siamo un migliaio (anche qui gran folla, come al Trofeo dell'uva di domenica scorsa). Si parte tutti insieme e dopo cento metri, un restringimento del percorso, ci costringe quasi a fermarci. Dopo questa curva la strada migliora. Comincio a correre un po' più decisamente, sorpassando qualche persona. Tutto fila liscio. Poco dopo il primo chilometro le gambe ci sono, vado poco sopra i 5' x Km e questo è quello che volevo.

Peccato che dopo il terzo chilometro, cominciano i guai: il fianco comincia a dar fastidio e da qui un susseguirsi di problematiche. Continuo? Non continuo? Se vado avanti, magari mi comprometto definitivamente la gara di domenica prossima, ma non posso abbandonare. Allora prendo la decisione di continuare, ma la testa è andata, e con lei anche le gambe: le sento pesanti, lente, in progressione negativa. Per cercare di far qualcosa di utile per domenica prossima, decido allora di prendere il ritmo maratona per testare la 'corsa con dolore al fianco', cosa che potrebbe a questo punto avverarsi in maratona e vedere come comportarmi. Corro così i rimanenti chilometri, ma vi assicuro che non è stato semplice.



Alla fine, arrivo al traguardo, deluso dal tempo, di poco superiore a 56' (domenica scorsa, in continuo sali e scendi avevo fatto 54'...), ma contento di rivedere Rick, Mau e Tolly vicino al traguardo!! 



venerdì 1 ottobre 2010

Al Cantinone, con i Blogtrotters

Il bello di una comunità virtuale è che quando poi incontri per davvero chi c'è dietro un avatar, già immagini chi ti devi aspettare. E ieri è stato proprio così: in questi pochi mesi in cui ho conosciuto questa fantastica comunità dei Blogtrotters, pian piano mi sono fatto un'idea su come potevate essere Marco Bucci, Yogi, Janco, il Master, Kayale e tutti gli altri. Così quando ci siamo incontrati tutti ieri sera al Cantinone ho constatato che c'avevo azzeccato abbastanza...

Quella di ieri, è stata proprio una bella serata per me. Ne sono uscito più ricco (a parte i 36€ in meno del conto...) e entusiasta per questa mia relativamente nuova passione: essere stato in mezzo a voi, abbastanza indegnamente, voi che le maratone le chiudete sotto le 3.30, per non parlare di quelli che le chiudono sotto le 3 ore... ed io che invece mi appresto a fare la mia prima e non so se le 6 ore e 30 di tempo massimo mi basteranno. Ma tutto questo non mi scoraggia: tutt'altro. In questo anno (ormai abbondante) di corsa, ho imparato che pian piano i risultati arrivano: si sbaglia, si fa schifo, ma l'importante è imparare dagli errori. Guardandomi indietro, nel mio piccolo, mi rendo conto che sono cresciuto e tanto, io che la corsa più lunga che avevo fatto era stata anni fa, di alcune centinaia di metri e che ora ho il mio personale di 35 Km, che già non è da buttar via.
Per cui, se volete continuare a coinvolgermi, miei cari Blogtrotters, non posso che esserne onorato e stracontento, sperando che fra un po' di tempo, quando arriverà un nuovo novellino, anche io possa dare a lui un po' di quello che ieri (e in tutti questi mesi) voi avete dato a me!!

Ritornando invece agli allenamenti, sono caduto stupidamente con lo scooter, per fortuna senza conseguenze importanti, ma considerando il mal di denti, venuto 2 giorni fa e la botta tremenda presa sul fianco sinistro e le costole vicine durante la caduta, direi che la sfiga pre maratona si sta abbattendo nettamente su di me. Non voglio chiamarmi nuove sventure (ormai a solo una settimana non avrei il tempo di recuperare), spero invece che da ora in poi la situazione sia solo migliorativa. Fatto sta che anche oggi niente corsa e meno male che dovevo scaricare. Infatti il dolore alle costole mi ha fatto pensare che sudando e magari prendendo un po' di freddo, potevo peggiorare la situazione. Spero tuttavia che questo dolore passi quanto prima: domenica devo essere a Fiumicino al Trofeo Sant'Ippolito.

giovedì 30 settembre 2010

Settembre 2010

Come disse Cesare: il dado è tratto. Settembre è stato il mese della conclusione degli allenamenti per la maratona. Mese molto impegnativo, con i lunghissimi e le ripetute lunghe che mi hanno preso sia il corpo che la testa.
Ma veniamo ai numeri:
  • Km percorsi: 183 (record)
  • numero di uscite: 14
  • passo medio: 5'41"
  • distanza media: 13 Km (record)
  • lunghezza massima del percorso: 35 (record)
  • tempo medio: 1h14' (record)
  • gare: 2
  • peso corporeo: 66,6
Penso che per un po' di tempo questo mese resterà quello con più chilometri percorsi. 

lunedì 27 settembre 2010

XX Trofeo dell'Uva - Colonna

 
Sono passati 4 mesi dall'ultima gara, fatta nei parcheggi di un Centro Commerciale di Roma. Un'infinità di tempo e me ne pento, perchè ieri affacciatomi alla discesa che portava alla partenza, vedere i gonfiabili, tutta quella gente che chiacchierava, si riscaldava e sorrideva, mi ha fatto star veramente bene...

La partenza della corsa è alle 10.00 per cui abbiamo tutto il tempo di fare le cose con calma. La sveglia alle 7.30, tuttavia, mi infastidisce ugualmente: ho sonno!! Comunque mi alzo, mi preparo e sono pronto per l'ora stabilita con Massimo, un compagno della mia squadra. Ci vediamo alle 8.30 di fronte al cancello di casa, si sala nella macchina e si parte.

Durante il tragitto parliamo un po' della maratona che mi aspetta tra meno di due settimane: gli espongo tutti i miei dubbi e le paure. Lui mi conforta un po' dicendomi che è normale: anche lui, prima di ogni maratona, ha un sacco di perplessità sulla preparazione, ma poi, quando si è in gara...

Arriviamo a Colonna con un buon anticipo, anche se molta gente già è sul posto. Ci riscaldiamo e ci uniamo ad altri due compagni, con cui vorrei correre la gara, visto che anche loro non hanno grosse ambizioni e vorrebbero correre sui ritmi di 5'30" x Km. Infatti io il giorno prima, per cercare di fare una gara affaticata, mi sono sciroppato 15 Km di fondo lento. In questo modo volevo simulare di correre la gara come se fosse la seconda parte di una mezza maratona (col senno di poi, in realtà durante la corsa mi sentivo abbastanza fresco, quindi non so se l'esperimento è riuscito).


La partenza è molto lenta, sia perchè in salita sia per la tanta gente che partecipa alla competizione (alla fine arriveranno al traguardo più di 1300 persone). Non mi importa, visto che ho intenzione di correre con i miei due compagni, mi va comunque bene. Si parte subito con una bella salita, giusto per farci capire che stamattina le salite non mancheranno. Poco dopo si esce dal centro abitato e si va per le campagne, in mezzo alle vigne, appunto. L'unico problema, è che alcune strade risultano eccessivamente strette per accogliere la grande quantità di gente che corre e per cui si crea un lungo serpentone: in questo serpentone incontro con mia gradita sorpresa Marypersempre, del RunningForum. La saluto e facciamo due chiacchiere.

Cominciano a scorrere i chilometri, ma mi accorgo con un po' di amarezza che i miei compagni hanno un passo superiore ai 6' per chilometro. Io resisto ancora un po' per restare con loro, però quando vedo che a metà del 3° chilometro abbiamo un passo medio di 6'20", allora con un po' di dispiacere gli dico che io allungavo un po'. Loro chiaramente mi salutano dandomi un 'in bocca al lupo' (non nego che partendo, ho avuto il terrore di essere poi raggiunto di nuovo da loro... non l'avrei sopportato). Da qui comincia la mia vera gara, inizio a superare un po' di gente. Sento che l'adrenalina comincia a scorrere, ma contemporaneamente non voglio fare un fuoco di paglia, quindi pur accelerando, cerco di non stancarmi eccessivamente. Vedere la gente che arranca su una salita e riuscire a superarla in scioltezza, è una cosa che non mi era mai successa: solitamente ero io quello che arrancava. Evidentemente i 4 mesi di allenamento sono serviti quanto meno a questo.
Comunque riesco a guadagnare qualche secondo nel terzo chilometro, da 6'20" riesco a scendere e chiuderlo a 5'50".

Sfruttando un buon tratto in discesa, il quarto chilometro risulterà il più veloce in assoluto, chiuso a 5'04".
Con il quinto chilometro si chiude il primo 'giro' in cima ad una salita decisamente ripida.

Si ripete il percorso per la seconda volta, ma questa volta il giro lo conosco e quindi sono avvantaggiato. Il lungo tratto in salita si chiude all'8° chilometro. Vedo gente che oramai cammina sulle salite lunghe della corsa. Io continuo a superare gente, anche se ormai diventa sempre più difficile sia perchè più si sale nel gruppo e più la gente è forte, sia perchè le gambe cominciano a sentire la stanchezza della gara e dei 15 Km fatti il giorno prima. Gli ultimi due chilometri li chiudo comunque in bellezza entrambi sotto i 5'10".

L'unica sofferenza l'ho avuta poco prima dell'arrivo: ad una curva ci ritroviamo di fronte ad un discesone di 300 metri che finiva con il gonfiabile dell'arrivo. Allora accelero per arrivare all'arrivo in volata, mentre mi stupivo di vedere molti altri che non 'filavano', ma correvano normalmente, come se non stesse per finire la gara. Il motivo di questo comportamento lo capisco solo alla fine della discesa in cui vedo che non eravamo arrivati affatto, ma c'era una curva a sinistra. Un velo mi è sceso sugli occhi... ormai avevo calibrato le gambe e la mente e quindi vedendo che mancavano ancora delle curve all'arrivo mi è pesato tantissimo. Mi sono salvato pensando che quello sarebbe stato 'un buon allenamento per la testa'. Riesco ad arrivare comunque in volata, saltando ancora qualche partecipante.

Alla fine, anche se il cronometro non segnerà un tempo entusiasmante (54'45"), sono veramente contento: dopo il primo tratto corso con i compagni, è stata una gara sicuramente all'attacco che mi ha dato buone sensazioni, in vista dalla Gara del 10 ottobre, ma quella sarà un'altra storia...


giovedì 23 settembre 2010

Stato di grazia

Forse il titolo è un po' esagerato (un po'?), ma dopo esser riuscito ieri ad inanellare un 4x2000 con recupero di un chilometro, con gambe stanche in partenza, è veramente una bella soddisfazione che mi rasserena l'animo...


Posso dire con tranquillità che un risultato importante questa maratona me lo ha già dato: dopo questi mesi di preparazione alla gara mi sento un runner più maturo.


Come dicevo prima, ho cominciato il riscaldamento avvertendo le gambe molto stanche, legnose: ho fatto una gran fatica, e non solo psicologica, a continuare a correre. Tuttavia alla fine dei primi due chilometri, sono partito con la prima ripetuta, da correre con passo intorno a 5'10/5'15" per chilometro e recupero di un chilometro sotto i 6'. Questa prima ripetuta è andata decisamente bene. Nessuno sforzo nel correrla, anzi, mi sono consapevolmente limitato sapendo che la corsa era ancora lunga. 

Stesso discorso non vale per la seconda ripetuta, durante la quale si è fatta sentire la stanchezza, soprattutto nella parte iniziale del tratto veloce. Però più correvo il tratto veloce, più le gambe tornavano pimpanti...

La terza ripetuta è andata meglio, anche se ormai la stanchezza stava per prendere il sopravvento: quello che mi ha tenuto in pista è stata la mia testa.

Anche per la quarta ripetuta ho stretto i denti e l'ho portata a compimento. Alla fine, però, sono tornato a casa decisamente soddisfato e quasi incredulo di aver raggiunto l'obiettivo prefisso.

Oggi mi godo un meritato riposo e domani una seduta leggera di 8 Km lenti.
Il grande enigma è, invece, questo: visto che mi sono lasciato convincere a correre una 10 Km domenica e volendo comunque correre una ventina di chilometri, come fare? Ho pensato di poter anticipare la partenza della gara con una decina di chilometri corsi lentamente, in modo che, completando la gara, porti a casa anche i venti chilometri previsti, ma il percorso non è fra i più semplici, fra i sali scendi dei castelli romani. Stanotte ce penso... 

Garmin connect - Dettagli allenamento del 22 settembre 2010 - 4x2000