domenica 28 febbraio 2010

Febbraio 2010

Il tempo passa molto in fretta, accidenti! Non ho ancora assimilato il mese scorso, che siamo già a tirare le somme di questo secondo mese. Mese finito con il botto, in positivo per fortuna. Infatti il 28 febbraio ho corso la RomaOstia, durante la quale ho stabilito un mio primo miglioramento rispetto alla mia prima mezza maratona, corsa sempre a febbraio (la Fiumicino HalfMarathon ).
Ma veniamo ai numeri:
  • corse disputate: 3
  • corsa la mia prima mezza maratona
  • PB sui 10 Km: 54, fatti durante la Corri al Collatino
  • PB sui 21,097: 2h3' fatti durante la RomaOstia
  • 48 Km percorsi in una sola settimana (su un totale mensile di 137)


Il trand in crescita, cominciato a gennaio, continua. Questo mese è stato fondamentale perchè ho avuto due conferme: la prima sulla velocità (lentamente, ma inesorabilmente sto migliorando i miei tempi), la seconda sulla distanza (21 Km cominciano ad essere un traguardo di tutto rispetto). Le ripetute, fatte ogni settimana, danno buoni frutti.


36a RomaOstia


I due Km più allucinanti della mia esperienza podistica? Gli ultimi due della mezza maratona di oggi, la RomaOstia Half Marathon! Ho preso tanti di quelli schiaffi che ancora me li sento. Gli schiaffi me li ha tirati tutti il vento. Un vento incredibile, che ha spirato dall'inizio alla fine di questa gara. Ma è in particolare durante il ritorno del biscotto che ho avvertito la sua resistenza. In pratica, una volta arrivati ad Ostia, si percorre un pezzo di lungomare, andata e ritorno e questo pezzo è chiamato il biscotto, proprio per la sua forma. In questo tratto non riuscivo quasi più a correre. Mi piegavo per cercare di tagliare il vento, ma niente. Inutile dire che ho fallito, anzi rimandato, il mio obiettivo: finire la gara entro le due ore. Il mio Garmin misura 2h3', e anche il sito ufficiale di misurazione dei tempi non lascia speranze, confermando i tempi del mio gps. Tuttavia c'è del buono in tutto questo in quanto migliora di un minuto il tempo fatto a Fiumicino. Un minuto che ne vale dieci, per quanto mi riguarda. Le due mezze maratone, infatti, sono abbastanza differenti: quella a Fiumicino quasi completamente piatta e senza vento, mentre la RomaOstia con un paio di salite niente male, non tanto per la ripidità, ma per la loro lunghezza.


Stamattina, insolitamente al solito, dieci minuti prima dell'appuntamento ero già pronto. Si parte e poco dopo le 8:00 ci troviamo nei pressi del PalaEur, luogo della partenza. La zona è piena di uffici, quindi la mattina di domenica solitamente non c'è molto movimento, tranne questa mattina. Un brulicare di gente che si dirige tutta verso un unico punto. Ci accompagna un vento che ci rovina un po' a tutti l'umore. E già un primo fotogramma in mente mi viene impresso quando vedo un serpentone di gente che camminando tranquillamente e allegramente si dirige verso il Palaeur. Una volta arrivati a destinazione, ci cambiamo, lasciamo i borsoni ai camion che ci aspetteranno all'arrivo e poi cominciamo a girare. Qualcuno come al solito comincia a fare riscaldamento, ma è veramente troppo presto. Questa volta, addirittura non farò assolutamente riscaldamento, si parte così lentamente che non ce n'è bisogno. Dopo un po' ci mettiamo in griglia io ed un mio amico con il quale faremo un pezzo di corsa insieme. Durante l'attesa, un piccione, tra più di 10.000 persone, sceglie me come bersaglio per la sua puppù mattutina e la cosa piace molto ai miei vicini, molto meno a me!


Si parte, siamo una marea. La prima onda l'ho vista in lontananza ed è stato il secondo fotogramma stampato nella mia mente. Un gruppo solido lunghissimo di persone che corre tutta insieme. Poco dopo tocca a noi. Cominciamo a correre molto lentamente: si fa fatica a districarsi con tutta quella gente. Il primo Km è percorso molto, molto lentamente, ma per il resto si riesce ad accelerare leggermente e ad avere la velocità di crociera che volevo tenere: intorno i 5'30'' per Km. Quanto mi piace correre con tutta quella gente, è una sensazione unica. Ti fa sentire parte di un mondo. Oltrepassiamo il ponte del raccordo e le urla fanno una strana eco. I km passano molto tranquillamente. Mi sento veramente bene. Le gambe vanno che è una favola. Un unico elemento mi infastidisce: mi sento i lacci delle scarpe troppo lente. Alla fine, infatti, pochi metri prima del primo ristoro si slacciano. Mi fermo per allacciarli incazzato nero.
Anche il primo ristoro, troppo in anticipo, mi da un senso di fastidio, ma per il resto è tutto perfetto.
Comincia la famosa salita del camping che dura vari Km. La affronto con tranquillità. Il mio compagno però comincia ad avvertire un po' di stanchezza e mi dice di andare avanti. Io a quel punto sono indeciso se stare con lui o allungare, ma poi, quando davanti a me vedo lo stesso spilungone che alla Corriamo al Collatino ho sfruttato come lepre, la scelta mi è sembrata obbligata: se l'ho visto tra tutte quelle persone è perchè devo stargli dietro. Così ho cominciato a seguirlo, affrontando la salita con una buona velocità. Una volta scollinato, tutti tiriamo un sospiro di sollievo. E' come se quella corsa la stessimo facendo tutti all'unisono.
Arrivo al 10° Km senza problemi, con qualche secondo in anticipo sulla tabella di marcia prevista, e questo mi rende ancora più euforico. Questa volta, anche la seconda parte della gara procede discretamente. Fino al 15° Km mi sento ancora perfettamente. Solo che il vento comincia ad essere più incessante. Dopo l'ultimo ristoro, aumento leggermente i tempi, siamo al 17° Km e non riesco a recuperare la parte fatta al passo per riuscire a bere un po' d'acqua. E' ai ristori che mi si imprime un altro fotogramma. Al passare, calpesto un tappeto di bicchieri di carta: tantissimi bicchieri lasciati dai precedenti corridori che hanno creato un tappeto nero.

Intanto stiamo per arrivare ad Ostia. Nuovo fotogramma: una piccola curva e la rotonda si mostra ai miei occhi: vedo il mare. Mi sento ormai arrivato (non avevo minimamente idea di ciò che mi toccava) e mi nasce spontaneo un applauso. Intanto accelero sfruttando l'adrenalina che mi ha generato la visione del mare. Il 18° Km sarà l'ultimo che farò ad una velocità decente, dopo sarà tutto un veloce declino. Avevo già intuito che le due ore oramai erano una lontana chimera, ma magari con un po' di incoraggiamento da parte del pubblico, potevo accelerare un poco. Poi, invece, subito dopo, il vento traditore; un vento che non ti immagini così forte, che ti riempie la faccia di schiaffi, che ti fa percorrere gli ultimi 2 Km quasi al passo, e con quei due Km finiscono i sogni di gloria... Tempo finale: 2h3'.

Sono comunque molti i punti in cui ho migliorato rispetto a Fiumicino. Innanzi tutto la sicurezza. Ho affrontato questa gara in maniera più sfacciata: l'ho sfidata e fino al 17° ero anche in vantaggio, poi lei ha avuto il sopravvento, ma almeno c'ho provato. Poi la costanza. Mentre a Fiumicino si poteva dividere in due la gara, dove nella seconda parte i tempi aumentavano di molto, oggi ho avuto più costanza fino al 15°-16° Km. Certo, i 21° Km ancora non li ho tutti nelle mie gambe, ma la strada, penso, sia quella giusta. In ultimo la posizione: finalmente non sono l'ultimo del gruppo e questo non è poco.

All'arrivo mi sento tutto rotto, mi danno una mantellina, ma il vento me la fa volare da tutte le parti: per fortuna trovo subito la mia borsa e mi asciugo e cambio velocemente. Alla fine incontro tutti i miei compagni e torniamo felici a casa, mentre gli ultimi stanno arrivando ad Ostia: non sanno ancora cosa gli aspetta sul lunghissimo e ventosissimo biscotto.



Garmin Connect - Dettagli della mia gara RomaOstia Half Marathon
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sabato 27 febbraio 2010

La vigilia

Nei miei ricordi, specie quelli di bambino, la vigilia di un evento ha sempre avuto un sapore dolcissimo, bellissimo e di attesa. Quella di oggi, invece, la vigilia della RomaOstia, ha un altro sapore. Un sentimento di tensione, di leggero nervoso e timore, soprattutto per il mio doloretto alla gamba destra. Stamattina ho incelofanato il mio ginocchio destro con della crema contro le infiammazioni, nella speranza che il fastidio che avverto mi passi o comunque diminuisca per domani. Da quando corro, comunque, sono spesso preda di questi infiammi in varie parti delle mie gambe, ma penso che fintanto che il dolore circola, non sia un vero e proprio problema. Sicuramente dipende dal fatto che devo sempre fare i conti con quasi 40 anni di inattività, per cui per me tutto diventa più difficile e per il mio corpo più stressante. Ricordo ancora limpidamente gli inizi della mia esperienza di corridore, quando dopo poco che cominciavo a correre il mio ginocchio sinistro urlava di smetterla. I tendini sofferenti mi davano un dolore improvviso. Allora, per non stressare troppo il mio fisico, mi fermavo, camminavo e poi ripartivo, provando a vedere come andava. Poi questo dolore, pian piano è andato via e con lui la paura che non potessi mai correre seriamente. Ma questa è stata solo la prima esperienza con il dolore. Dopo ho avuto una serie di infortuni più o meno gravi che in due casi mi hanno costretto anche a fermarmi qualche settimana dalla corsa. Il brutto alla ripartenza è stato lo scoprire di dover ricominciare tutto daccapo. Infatti la mia breve esperienza podistica non si è ancora sedimentata nelle mie gambe e quindi è sufficiente una piccola pausa per tornare indietro di molto più tempo rispetto al periodo di stop.

Passando alla gara di domani, ho provato a definire una serie di strategie per poter giungere al traguardo sotto le due ore, ma poi alla fine, la prenderò come viene, cioè come mi sento e in particolare come si sentono le mie gambe. Le considerazioni fatte da me per arrivare ad Ostia, si basano fondamentalmente sull'unica esperienza fatta sui 21 Km: la Fiumicino Half Marathon. Nella prima metà di questa corsa, tenendo un'andatura tra i 5'30'' e i 5'40'' ho tagliato il traguardo dei primi 10 Km sotto i 57', lasciandomi comunque nelle gambe la forza per andare avanti. Conto di fare la stessa cosa anche per la RomaOstia. Penso che avere questi tempi possa essere una buona base per poter affrontare bene la seconda parte, sperando di migliorare rispetto Fiumicino. Dovrei riuscire a tenere anche per questa seconda parte un'andatura tra i 5'30'' e i 5'40'', cercando di stare comunque sotto i 5'50''.

Sarà una lunga notte anche questa. E domani si vedrà!

venerdì 26 febbraio 2010

La scaramanzia

Io non penso di essere una persona scaramantica, tuttavia, per alcune cose adotto l'adagio: "Non ci credo, ma lo faccio". Quando mi trovo bene nel fare qualcosa prima di un evento, solitamente sono portato a ripeterla, se l'evento stesso si ripete, proprio per scaramanzia. Tanti piccoli gesti, che non significano niente, ma che mi fanno sentire più tranquillo. Come stasera: 10 Km a ritmo gara, così come feci durante l'ultimo allenamento prima della Fiumicino Half Marathon. In effetti, come per l'altra volta, anche oggi non ho brillato durante questa uscita. Sarà forse perchè non sono più abituato a correre dopo il lavoro, o perchè comunque non ha senso stancarsi stasera, per arrivare domenica non al 100%, fatto sta che avevo programmato 10 Km in progressione, partendo da 5'50'' fino ad arrivare a 5'30'', ma non tutto è filato per il verso giusto.
I primi due Km effettivamente sono riuscito a tenerli a 5'50'' (ci mancherebbe...), poi 4 a 5'40'', anche questi ok; per gli ultimi 4 a 5'30'', invece, i primi due decisamente ok, anzi, mi piaceva finalmente alzare un po' la velocità di corsa, ma gli ultimi due ho preferito considerarli defaticanti (a 5'50''), inserendoci dentro qualche allungo che dovrebbe servire a sciogliere le gambe. Alla fine, come previsto, è uscito un 10 Km a 5'40'' che era quello che volevo, ma gli ultimi due Km avrei voluto farli a 5'30''.

A parte l'esito dell'allenamento, sono un po' preoccupato,invece, per la mia gamba destra. Ho un fastidio al muscolo posteriore che durante la corsa sparisce, ma quando sono a riposo, un po' si fa sentire. La mia paura è che durante la gara potrebbe farmi male e impedirmi di correre. Domani proverò a massaggiare il muscolo per vedere se riesco a sentirlo meglio.


Garmin Connect - Dettagli allenamento del 26 febbraio 2010 - 10 Km

giovedì 25 febbraio 2010

Un lungo cammino

Ancora non ci siamo. Questi 8x500 non vogliono essere domati. Ma non mi preoccupo: presto riuscirò a farli senza arrivare stremato a fine allenamento. Sento che sono sulla buona strada. Lenti, ma inesorabili miglioramenti mi incoraggiano a continuare. Questa volta ho faticato molto a tenere il ritmo di 4'40'', ma in compenso, durante i recuperi è andata meglio rispetto alla precedente del 9 febbraio: mi sono concesso un paio di stop, ma per il resto riuscivo tranquillamente a tenere il passo di corsa.
Confrontando questa sessione di ripetute con la precedente, in realtà non vedo molte differenze, a parte le conferme a quanto detto sopra (i tempi sui tratti veloci un po' più lunghi oggi, ma in compenso, i tratti di recupero meno affannati); nel complesso però il sentiment è positivo: siamo in periodo toro, usando un gergo borsistico.

Cosa importate da annotare: durante la corsa ho avvertito due tipi diversi di fastidi fisici, che hanno in qualche modo pesato sulla parte finale dell'allenamento. Il primo, che è durato veramente poco, una leggerissima fitta al fegato e della quale non riesco a trovare una causa; la seconda, verso le ultime 3 ripetute, un fastidio allo stomaco, come se avessi dell'acqua che ballava dentro. Durante l'ultima ripetuta, in particolare, ho rischiato proprio di non correre, perchè il fastidio era veramente intenso e non mi permetteva di muovermi agevolmente, poi pian piano ho accelerato e alla fine ho finito contento il mio allenamento. Probabilmente, scottato dalla precedente mezza ripetuta
, in cui, anche per la sete, ho abbandonato la corsa, questa volta forse ho bevuto troppo (eppure non mi sembrava...). Ne terrò conto la mattina della gara.

Fra le altre cose, oggi ho ritirato il pettorale e pacco gara per la RomaOstia. Tutta un'altra cosa rispetto agli altri ritiri. Una discreta organizzazione. Forse ci sarà calca al ritiro domani e sabato, ma per il resto, ci sono un po' di stand interessanti che per fretta non ho potuto vedere con calma. Domani spero di riuscire a ritornarci. Però il vedere la maglietta, la borsa e tutti gli altri gadget, mi ha fatto ancora di più assaporare il bello di questa RomaOstia. Penso proprio che vivrò una bellissima esperienza, a prescindere da come vada a finire.

Garmin Connect - Dettagli allenamento del 25 febbraio 2010 - 8x500

martedì 23 febbraio 2010

Batteria scarica

Da quando ho cominciato a correre, ho avvertito da subito la necessità di monitorare le mie prestazione. Infatti i miei primi rilievi cronometrici sono datati giugno 2009. Considerando che ho cominciato a correre una delle prime domeniche di Maggio dello stesso anno, in cui più che correre, camminavo, posso dire che ogni uscita degna di questo nome era stata cronometrata con sufficiente precisione. Da ottobre poi, comprato il Forerunner 205, non me ne sono più separato e ogni volta che andavo a correre, lui era sempre con me.

Oggi avevo programmato la mia solita corsetta in pausa pranzo: la tabella diceva 8 Km con il ritmo 5'10'' - 5'15''.
Arrivo a Caracalla, mi cambio prendo il mio Garmin, vado in pista eh.... BATTERIA SCARICA!!! Eppure mi ricordavo precisamente di averlo ricaricato la sera prima. Evidentemente per errore lo avevo lasciato acceso, e lui si è scaricato.

Panico. Per un milionesimo di secondo mi è pure balenata l'idea di rimandare al pomeriggio l'uscita... Ma poi ho pensato: e quando mi ricapita di poter correre a sensazione!!!

Così ho preso il mio orologio da polso e ho cominciato a correre, reinventandomi l'allenamento e dando alle gambe la libertà che volevano. Avvertivo una strana sensazione correre senza sapere a quanto stavo andando. Mi sentivo un po' perso, non ero più abituato. Tuttavia ho continuato a correre senza nessuna misura e pian piano ho cominciato a prenderci gusto.

Non sapevo quanto misurasse di preciso l'anello esterno di una pista di atletica, ma sapevo che quello interno era di 400 metri. Ricordavo inoltre che le ripetute da 500 m le finivo sempre qualche metro dopo l'inizio del giro. Così ho supposto che un giro potesse essere, appunto, qualche metro meno di 500 m. Mi sono quindi dato come target 17 giri per coprire gli 8 Km.
Ho visto l'orario di inizio (12.40), e sono partito. Correndo libero non ho avvertito alcun fastidio, in particolare allo stinco. E' stata veramente una corsa-passeggiata, molto piacevole. A volte provavo a vedere l'orario per cercare di capire che tempi facevo, ma l'orologio non mi faceva mai avere la sicurezza del dato. Alla fine, dopo aver percorso i diciassette giri, ho fissato l'orario di fine (13.20).
Studiando i percorsi dei vecchi allenamenti, ho visto che
la pista esterna misura 450m circa. Facendo due conti: 17x450 =7,65Km (acc., dovevo fare un giro in più!!) e quindi approssimativamente a 5'14'' per Km... Apperò!! Sinceramente pensavo molto ma molto peggio. Devo dire che le gambe hanno avuto una buona sensazione.
Il Garmin, come dicevo, un po' mi è mancato durante la corsa: sapere a quanto andavo, che media al giro e così via. Tenere sotto controllo tutti gli indici durante la corsa per me è di stimolo a non mollare, a migliorare.

Ma ogni tanto fa anche bene correre a sensazione. Dalla prossima settimana, quando avrò ormai la RomaOstia alle spalle, mi concederò abbastanza spesso un'uscita a sensazione.

Ah, ora il mio Garmin l'ho di nuovo ricaricato e sembra andare bene, meno male...

lunedì 22 febbraio 2010

Fieno in cascina

Oggi, per cercare di definire un piano di attacco per la RomaOstia di domenica prossima, ho rivisto la tabella dei tempi della Fiumicino Half Marathon, per capire i miei punti deboli e dove poter migliorare. Ho notato una cosa banale, ma estremamente importante.
La mia gara può facilmente essere divisa in due. Il punto di separazione è fra l'11° e il 12° Km, come si vede nella tabella in fondo; infatti da questo punto in poi i tempi si alzano decisamente. Anche troppo secondo me, e questa cosa, può essere dipesa da due fattori differenti:
  • paura di non arrivare, che non mi ha quindi fatto spingere più di tanto
  • poco fieno in cascina
Per il primo fattore, dovrei essere un po' più tranquillo rispetto a Fiumicino. Ora ho un minimo di esperienza, visto che lì correvo la mia prima mezza e non avevo mai corso più di 18 Km di seguito.



Per il secondo fattore invece, i sentimenti contano poco. Infatti, se vado a vedere le distanze coperte dai miei allenamenti, prendendo come arco temporale tutto il 2010, mi accorgo che il numero di uscite fatte con chilometraggio superiore ai 12 Km, si riduce a sole 4 uscite, compresa la mezza di Fiumicino. Ecco quindi che qualche lungo in più mi ci voleva ancora. L'abituare il corpo a percorrere lunghe distanze, ti porta a avere migliori prestazioni durante le gare. Sicuramente se non avessi saltato il lungo di 20 Km programmato qualche domenica fa, avrei certamente avuto qualche chance in più a Fiumicino di correre la seconda parte un po' più brillantemente.
Un dubbio allora mi nasce spontaneo: aver fatto domenica scorsa la Gara al Collatino forse è stato uno sbaglio. Sempre nell'ottica del fieno in cascina, avrei potuto fare un medio di 15-16 Km, che forse mi avrebbe aiutato di più rispetto ai 10 Km veloci. D'altra parte però devo è anche vero che la gara mi ha dato un grosso impulso mentale che forse compensa e supera quello fisico. L'aver fatto il PB in gara mi ha reso più consapevole dei miei limiti.

Resta il fatto di aver imparato una lezione: i lunghi si fanno!!!

domenica 21 febbraio 2010

Corriamo al collatino

Che gara!! Sono veramente contento di aver partecipato alla IV edizione di questa Corriamo al Collatino. Era da qualche giorno che avevo voglia di mettermi alla prova su una gara di 10 Km per vedere fino a che punto ho migliorato i tempi in questo mese e mezzo di distanza dall'ultima 10 Km da me disputata, la scorsa Corri per la Befana. Il miglioramento, lo anticipo subito è di ben 3 minuti abbondanti. Sono passato da 57'11'' di gennaio ai 54' netti di oggi. Sono decisamente soddisfatto. Il mio scopo era quello di scendere sotto i 5'30'' di media, e oggi sono arrivato a 5'23''...

Ma andiamo con ordine. Dopo un po' di gare, oramai la mia procedura di preparazione alla gara è consolidata. Visitina al bagno, 2 fette biscottate con marmellata di arance e caffè. Borsa preparata la sera prima (certo che una maglietta a maniche corte potevo metterla, faceva un caldo questa mattina...). Ad un certo punto mi sorge il dubbio che il ritiro dei pettorali è da farsi entro le 9.00 e quindi il panico. Una volta vestito, esco e con la macchina in meno di 15 minuti sono al parcheggio del centro commerciale vicino l'evento. Arrivo ben prima delle 9.00. Ritiro il pettorale e mi faccio un giretto tra gli stand delle varie associazioni podistiche.
La mattina è veramente stupenda. Il cielo terso e la temperatura che comincia a diventare calda, ma non troppo. Si sta decisamente bene. Il fatto di non avere una maglietta a maniche corte da usare, mi costringe a mettermi il solito completo nero, ma devo dire che alla fine non ho sentito mai veramente caldo, si stava bene anche con le maniche lunghe, magari tirate un po' su.

Piccola disavventura con il chip poco prima della partenza, risolta allacciandolo ai miei lacci delle scarpe e via per questa gara. Da subito mi sento benissimo, le mie gambe vanno che è una favola. Il percorso è abbastanza pianeggiante, anche se ci sono alcune strappate che si fanno sentire leggermente. La definirei la corsa delle strappate!! Il primo Km lo si passa sulla Prenestina, e il mio Garmin dice che è addirittura sotto i 5'. Diversamente dalle gare precedenti, fatte un po' con il freno, questa volta voglio tirare di più e infatti per tutta la gara, ho degli intertempi di tutto rispetto. Anche questa volta, tra le varie persone che mi precedono, riesco a trovare un corridore che mi faccia da traino. Lo punto e lo seguo per gran parte della gara. All'interno di Villa Gordiani lo supero per un pezzetto, ma poi lui mi riprende dopo poco. All'uscita dalla villa, siamo di nuovo sulla strada e qui ci incrociamo con quelli che oramai hanno passato il 7° Km e si dirigono al traguardo, mentre noi stiamo ancora andando verso il 5°. Certo che corrono i top runner: è proprio bello vedere la loro falcata possente, la velocità e lo stile: complimenti.

Tornando alla mia gara invece, un po' meno veloce e con poco stile, ma comunque per me sempre molto agonistica, siamo oramai arrivati al 5° km e la Prenestina ci rivede varie volte, fino ad imboccare Via di Portonaccio. A quest'angolo noto la presenza di numerosi ex voto, che mi inquietano per un momento, ma poi non ci faccio più caso. Essendo a metà gara cerco invece la presenza di un ristoro. In realtà capirò molto presto che l'unico ristoro è solo a fine gara. La cosa non mi fa molto piacere, pensando di aver bisogno di una piccola sosta per bere e riprendere il fiato, tuttavia questa paura si rivela vana: non ho per tutta la gara la necessità ne di bere, tanto meno di fermarmi, anzi, alla fine avrò la sensazione che la gara mi sia volata in un attimo. Ho solo avuto una fase di recupero, tra il 7° e l'8° Km in cui i tempi sui km si sono leggermente alzati.

Oramai sono arrivato all'ultimo Km che è anche quello più lungo, sia perchè ero oramai abbastanza stanco, ma principalmente perché gli organizzatori hanno cambiato leggermente il percorso finale e hanno fatto coincidere la partenza con l'arrivo, allungando quindi la gara di qualche decina di metri. Sentivo lo speaker parlare di una lunghezza della gara di 10,15 km, anche se poi con mia enorme sorpresa, sul sito ufficiale per le misurazioni del tempo, ne ho trovata una ancora diversa e a dir poco bizzarra (9941 m).

Comunque la cosa fondamentale di questa corsa è l'aver abbattuto il muro dei 5'30'' per Km. L'obiettivo del 2010 (10 Km in 50') è un po' più vicino!!!

Intanto si apre una nuova, decisiva, settimana. Domenica prossima la RomaOstia. Già so che in questi giorni dormirò poco.




Garmin Connect - Dettagli della mia gara Corriamo al Collatino

giovedì 18 febbraio 2010

L'abbozzo


Oggi seduta strana. Avevo pochissimo tempo, ma volevo comunque andare a caracalla a fare qualche giro.
Era previsto per oggi un ciclo di ripetute 5x1000, ma visti gli stringenti impegni di lavoro, ho pensato di mettermi a fare un 8x500, con l'illusione (o forse la scusa...) che ci volesse meno tempo e quindi di riuscire a concluderla.

Devo dire che inizialmente andava proprio bene. Il riscaldamento, un po' frettoloso e fatto a 5'12''. Le prime ripetute in perfetto tempo e soprattutto il recupero sempre di corsa, intorno ai 6'. Insomma una vera bomba. Peccato però che proprio alla fine del 3° ciclo è scattato qualcosa. Una sete incredibile (ma cavolo.. non bevevo dal mattino... idiota) e l'ora oramai tarda mi tolgono ogni forza. Alla fine, proprio mentre comicio il quarto ciclo, desisto e torno nello spogliatoio a fare una doccia. Alla fine quindi la sessione di allenamento si chiude con un totale di 4 Km percorsi in poco più di 20 minuti, un abbozzo insomma.

A volte penso che sia normale non riuscire a portare a termine un allenamento, non mi preoccupa, anzi, visto come stava andando, devo dire che mi stava proprio piacendo. Quindi questo abbozzo di allenamento ha comunque avuto un buon valore aggiunto; mi ha dato delle buone sensazioni e conferme che la strada che sto percorrendo, forse è quella giusta. Note positive arrivano anche dal mio corpo: in primis la caviglia che non si fa assolutamente sentire (meno male...) e anche il solito fastidio allo stinco, nei primi Km dell'allenamento, oggi non c'è stato.

Infine, ho deciso che, per quanto riguarda la seduta settimanale di ripetute, finchè non riesco a fare un 8x500 perfetto, non vado avanti. So che è un po' un tornare indietro, visto che oramai ero arrivato ai 5x1000, ma in realtà voglio riuscire a chiudere la seduta in buone condizioni, con recuperi di corsa, insomma, consolidare i risultati e da questo punto di vista, penso che per gli 8x500 sono a buon punto. In un paio di settimane conto di farli in maniera discreta. Dopo passerò ai 5x800 (sono tosti questi), ai 5x1000 (non finiscono mai), e infine ai 3x2000 (territorio ancora inesplorato). Oramai per il big target della stagione (RomaOstia) i lavori sono fatti e quindi non ho fretta di arrivare subito. Mi soffermerò un po' sugli 8x500.

Garmin Connect - Dettagli allenamento del 18 febbraio 2010 - 8x500

mercoledì 17 febbraio 2010

Un test al piede destro

La gara di domenica a Fiumicino mi ha lasciato tanti bei ricordi, ma anche un infiammo al piede destro, curato con dovizia ed esperienza (visti oramai gli innumerevoli incidenti subiti). Ghiaccio per un'ora la sera sul divano (come già immaginavo durante la corsa) e crema incelofanata al mattino e prima di dormire. Già ieri il fastidio era quasi del tutto passato, così oggi ho voluto testare il piede e, come oramai consuetudine, durante la pausa pranzo sono andato a Caracalla a fare un po' di Km.

E' uscito fuori un PB sugli 8 Km, di ben 4 secondi in meno rispetto al precedente (praticamente un niente). Apparte il PB acciuffato per miracolo, comunque sono contento, sia per il piede che non mi ha dato alcun problema, sia perchè rispetto alla volta precedente, ho migliorato i tempi dell'ultimo Km (5'15'' invece di 5'30''): quest'ultimo aspetto può sembrare poca cosa, ma in realtà ha una gran rilevanza se si pensa che non ho faticato più di tanto per avere questo miglioramento, anche perchè comunque non ho tirato tantissimo, soprattutto per non sollecitare troppo il piede.

Comunque durante la corsa ho avuto buone sensazioni. Le gambe girano abbastanza bene e mi sento che sto accelerando. Questo aspetto mi da un bel po' di carica e voglia per proseguire, benzina indispensabile in questi giorni che precedono la RomaOstia.

Unico aspetto un po' fastidioso è stata una pioggerellina fina che è caduta incessantemente per tutto l'allenamento.

Alla fine della corsa comunque mi sento molto soddisfatto e se non ho problemi in giornata con la caviglia, sto ipotizzando di partecipare domenica alla Corri al Collatino, una 10 Km in cui per la prima volta potrei impegnarmi a fare un tempo sotto i 55'. Ma ci sto ancora pensando...

Garmin Connect - Dettagli allenamento del 17 febbraio 2010 - 8Km

domenica 14 febbraio 2010

7a Fiumicino Half Marathon


Si, è vero, penso che nella vita una persona provi delle emozioni più forti di quella di tagliare il traguardo di una mezza maratona, ma il momento di gloria che ho vissuto io oggi poco dopo le 11.30 penso che non lo dimenticherò mai. Ma questo è il finale di una lunga corsa, che ha inizio come sempre, molto presto la mattina, anzi questa volta proprio di notte che, infatti, passa un po' turbolenta. Ho faticato tanto a dormire ed ero veramente in tensione. Avevo una gran paura di non farcela... Quei 21 Km non finivano mai durante i miei sogni agitati e l'ora della sveglia la saluto con piacere. Mi alzo e mi preparo. Solita colazione pre gara a base di fette biscottate con marmellata e caffè. Tutto pronto e calcolato, ma riesco come al solito a fare sempre un po' tardi, anche se comunque arrivo puntuale al mio appuntamento con i compagni di avventura.
Un saluto veloce e si parte alla volta della gara. Per strada raccogliamo Silvia e via alla volta di Fiumicino.
Entrati in paese, ad un certo punto vediamo il cartello dei 3 Km. Mi da una certa emozione vederlo, e anche tensione, quest'ultima però completamente sciolta quando Massimo fa la battuta: "A Ma' a sto punto te ne mancano ancora 18... pensa te..." Tutti a ridere, io però leggermente di meno...

Arriviamo al palazzetto come sempre a ridosso della partenza. Al ritiro dei pettorali, siamo quasi gli ultimi; dopo di noi c'è solo un'altra società che arriva da Carsoli. Ritorniamo alla macchina per cambiarci. Io decido di mettermi i soliti pantaloncini corti e una maglietta a maniche lunghe. Rimango a lungo indeciso se indossara anche l'antivento, e alla fine decido di metterlo, scelta questa che alla fine si rivela azzeccata visto che in alcuni tratti tirava un po' di vento freddo che così non mi ha per nulla infastidito.
Ci posizioniamo nel gruppone degli oltre 2000 iscritti (circa 2300 dice l'organizzazione), ma quasi in fondo. Alle 9:30 in punto si parte. Si c
omincia la gara: Massimo e Remo partono d'avanti, mentre io e Silvia decidiamo di andare un po' insieme. Correre con qualcuno è sempre più facile e piacevole che da solo, anche se sapendo che lei avrebbe accelerato ad un certo punto, mi ero attrezzato con il mio lettore mp3.
I primi km scorrono via tranquilli, al ritmo di 5'30'' al Km. Rivedo il cartellone del 3° Km e a dirla t
utta mi mette un po' di angoscia; ma non importa, procedo avanti ancora felice. La prima parte di una gara è quella più piacevole. La gente è sempre abbastanza fitta, si sentono ancora le battute dei più simpatici e c'è molta goliardia.
Il primo ristoro arriva quasi subito (in realtà siamo poco dopo il 6° km). Come sempre io decellero per prendere la bottiglietta di acqua e mi metto a camminare per non strozzarmi (e per riprendere un po' di fiato). Silvia non si ferma e va avanti. Dopo un po' vedo che si gira, ma io le dico di andare, oramai ciò che si poteva fare insieme è stato fatto. Da ora in poi mi affido al mio lettore mp3. Siamo ormai sul lungomare. I gruppi folti si diradano sempre di più. Anc
he le chiacchiere sono sempre minori. Ci fanno compagnia il rombo delle macchine, costrette ad aspettare il nostro passaggio. Ad un certo punto passando vicino a due corridori, sento uno di questi dire: "Qui non si può improvvisare, se non hai i Km nelle gambe non puoi inventarti niente". Sagge parole, ma che a me incutono un po' di paura; mi sento come uno scolaro impreparato, che ha studiato poco. Così, per non pensare alla corsa, mi metto a guardare il mare per distrarmi. E' abbastanza tranquillo ed un po' mi tornano in mente le corse fatte l'estate scorsa, quando correvo a San Pietro in Bevagna, al gran caldo e alle sudate incredibili.

L'arrivo al 10° km è sotto il traguardo, che ha un duplice effetto, prima di sconforto al pensiero di essere a metà dell'impresa, ma poi di eccitazione pensando di essere già a metà e di cominciare a sognare il ritorno sotto a quel tr
aguardo. Certo che da questo momento in poi la corsa si fa più dura. Anche i miei tempi cominciano a salire (un po' più di quanto avessi sperato). Si esce fuori dal centro. Le case lasciano spazio alla campagna, siamo nei pressi del 12° Km e comincio a vedere arrivare un po' di corridori che tornano indietro. Il momento è abbastanza drammatico, perchè comunque la stanchezza vuole fare capolino e il fattore psicologico su queste cose è molto forte. Ma non ho mai pensato di fermarmi, neanche per un attimo. Per peggiorare la situazione, comincia a farsi sentire anche un dolore al piede destro, all'inizio dello stinco. Già mi vedo a casa, sul divano con il ghiaccio, sperando di non compromettere la RomaOstia. Questo dolore (ma più un fastidio comunque) non mi abbandonerà più per tutta la gara, ma non me la sento di cullarmi nell'illusione che senza avrei fatto meglio, non penso. intanto passo il cartello del 15° Km e penso che un mese fa, al Trofeo Lidense, di 15 Km, a quel punto ero distrutto, invece adesso mi sentivo ancora bene, con le gambe che tutto sommato giravano ancora.
Sono nei pressi del 16° Km e oramai si corre in attesa dell'ultimo ristoro, al 18° Km. I tempi cominciano a salire sopra i 6' per Km, ma non me la sento di aumentare l'andatura. Questo è un territorio inesplorato per me. Il massimo percorso sono i 18 Km in allenamento, quindi voglio andarci con i piedi di piombo. Prima di arrivare al ristoro, ecco arrivare l'unica parte del percorso leggermente più impegnativa con qualche salita; niente di importante, ma essendo quasi oramai allo stremo, anche queste piccole salite si fanno sentire decisamente.

Alla fine, come un miraggio, vedo il ristoro del 18°, finalmente. Anche qui prendo la mia bottiglietta d'acqua e mi attardo a camminare sorseggiando, questa volta anche qualche secondo di più, insieme a due altre persone, tanto che una ragazza di dietro ci passa e ci incoraggia: "Forza, forza". Allora ultimo sorso e si riparte. La venderò cara la mia pellaccia!! In realtà non sto particolarmente male. Riesco a correre tranquillamente, l'unica cosa, ad ogni Km, diminuisco sempre un po' l'andatura fino ad arrivare agli ultimi Km corsi ad un ritmo di 6'30''.

Ma quando svolto l'ultima curva e a pochi metri vedo il mio traguardo, non mi importa di correre ne a 6' e neanche a 4'. Sono arrivato. Ho percorso i miei 21 Km e mi rimangono gli ultimi 79 metri che mi godo con una gioia incredibile. Intorno a me finalmente un po' di gente, ma proprio ora non mi importa più. Passo il traguardo alzando le mani al cielo: "Missione compiuta!!"

A Fiumicino non ero mai stato, quindi pensavo potesse essere la volta buona per dargli un'occhiata, ma dovrò tornarci, perchè durante la gara non ho avuto molto tempo di fissare i posti.



Garmin Connect - Dettagli della mia gara Fiumicino Half Marathon

venerdì 12 febbraio 2010

Ultima prima di Fiumicino

La tensione aumenta in vista di domenica prossima per quella che sarà la mia prima mezza maratona: la Mezza di Fiumicino. Oggi ho fatto l'ultimo allenamento in preparazione di questo importante impegno. Ero indeciso su che allenamento fare. La tabella riportava un 6 Km a 5'10'', ma il fatto di non correre da martedì mi ha portato a modificare leggermente il mio allenamento. Alla fine ho fatto 10 Km a ritmo gara (5'40'' a Km), così si dice quando si corre alla velocità che si vorrebbe avere durante la gara, per testare la resistenza delle mie gambe.
E' stata un'uscita decisamente deludente dal punto di vista prestazionale. Avvertivo lentezza nelle mie gambe. Correvo sentendomi molto pesante. I piedi li sentivo atterrare pesantemente sul suolo e non planare come mi succede quando corro con tranquilla disinvoltura, tanto che il ritmo gara che mi ero prefissato di impormi, decelerando se necessario, è stato quasi un successo riuscire a mantenerlo. C'erano momenti che correvo con una media a giro (1 Km per giro) superiore ai 6'.
Il motivo di questa pesantezza è da ricercare secondo me in diverse cause:
  • Diversi giorni di inattività
  • La tensione e la paura per la gara di domenica
  • Il naso continuamente colante, che mi faceva perdere fiato
  • I ceci mangiati a pranzo!!!
Sono comunque felicissimo di essere riuscito a fare quest'ultimo allenamento. Mi sento di aver sciolto le gambe in preparazione di domenica. Anche perchè lo scopo dell'uscita non era tanto quello di fare il tempo, ma di testare le gambe dopo i 10 Km e devo dire che queste erano ancora perfette, forse leggermente provate dal freddo, ma avevano ancora un bel po' da dare.

L'unico cruccio, non essere riuscito a correre con la neve che oggi è scesa abbondante su Roma. Dall'ufficio vedevo i fiocchi cadere e contemporaneamente vedevo il borsone della corsa che era li pronto per partire per Caracalla. Ma la strada ancora ghiacciata, la pioggia mista a neve mi hanno fatto desistere. Mannaggia!!!

Alla fine sono uscito di ritorno a casa, ma della neve oramai era rimasto solo il freddo glaciale che mi tagliava la faccia durante la corsa. Ma anche questa è stata una sensazione che non ho quasi mai provato e abbastanza appagante.

Garmin Connect - Dettagli allenamento del 12 febbraio 2010 - 10Km

martedì 9 febbraio 2010

Riprovando le 8x500...

A distanza di circa un mese mi sono sottoposto ad un allenamento di ripetute 8x500 ad un ritmo di 4'40'' al Km. Essendo questa la settimana della Mezza di Fiumicino voglio fare degli allenamenti che non siano estremamente pesanti, per non arrivare stanco domenica e così ho pensato che queste ripetute potessero essere l'allenamento ideale, anche per testarmi a distanza di un mese e vedere se c'erano stati miglioramenti.
La seduta è andata molto bene. Gambe reattive e fiato che migliora, ma ancora non perfetto. L'indicatore principale per paragonare queste due sedute è il tempo medio per Km che nelle ripetute di un mese fa era di 5'44'', mentre oggi è vertiginosamente sceso a 5'29'' sui complessivi 9 Km fatti in allenamento. I miglioramenti si sono avuti su tutti i fronti. Innanzi tutto sono stato più preciso nelle sezioni veloci di queste ripetute, tutte fatte in tempi che vanno da 4’33’’ per Km a 4’41’’ arrivando al termine senza mai faticare veramente (l’altra volta in alcuni casi ero arrivato anche a fare 4’56’’), ma soprattutto è stato il recupero che ho fatto con maggiore efficacia, sia nei tempi (sempre sotto i 7’) sia nelle modalità (ho quasi sempre continuato a corricchiare e solo un paio di volte sono andato al passo per qualche secondo). Un'altra nota positiva, non ho avvertito il fastidio/dolore allo stinco durante i primi Km della corsa. Dopo il PB di domenica sui 10 Km, anche questo risultato mi porta a pensare che gli allenamenti che sto facendo vanno nella giusta direzione.
Chiaramente l’obiettivo a corto termine rimangono le due mezze maratone, la Mezza di Fiumicino e la RomaOstia. Per la prima vorrei arrivare entro le due ore e poi, in base alle sensazioni che avverto in questa gara, cercherò di definire un target anche per la seconda mezza. L’obiettivo a medio termine (direi entro quest’anno) è di correre una 10 Km sotto i 50’. Obiettivo ambizioso (il mio attuale PB è di 54’24’’), ma penso non impossibile se continuo assiduamente ad allenarmi. L’obiettivo di lungo termine è invece quello di correre correre e ancora correre…

Garmin connect - Dettagli allenamento del 9 febbraio 2010 - 8x500

domenica 7 febbraio 2010

Un Personal Best assolutamente inaspettato

I carri di carnevale sono una delle cose più divertenti che un bambino può vedere, così oggi, con tutta la famiglia, eravamo diretti a Bracciano per vederne qualcuno. Di conseguenza, visto che era da mercoledì che non mi allenavo, avevo preso in seria considerazione la possibilità di correre stamattina presto, prima di colazione. Tuttavia il tepore delle coperte ha stroncato definitivamente tutte le mie velleità podistiche e sono rimasto a letto a crogiolarmi. Così anche oggi correvo il forte rischio di non uscire (sarebbe stato il quarto giorno consecutivo...). Alla fine, invece, grazie anche a una serie di coincidenze fortuite, sono andato a correre per 10 Km in serata, di ritorno dalla visita ai carri. L'uscita non aveva alcuna ambizione, solo correre un po' per non far passare troppi giorni di inattività. Invece alla fine è uscito fuori un PB sui 10 Km.
Poco altro da aggiungere? In realtà ci sono un bel po' di cose da aggiungere per descrivere il mio PB sui 10 Km di oggi.

  • il tempo: 54'24'', ben mezzo minuto in meno rispetto al precedente PB della scorsa settimana, con una media di 5'26'' per Km.
  • il percorso: il precedente PB era stato fatto sulla pista di atletica dello stadio di Caracalla, per cui su un percorso assolutamente piatto; ieri invece ho corso per le strade di Torraccia, quindi con un po' di sali e scendi. Questo mi conforta su un atroce dubbio che mi assaliva da qualche giorno e cioè che i miei allenamenti a Caracalla, col fatto di farli sempre in piano, avessero minor valore. A quanto pare era un dubbio infondato (anche se comunuqe non va sottovalutata l'importanza della corsa in salita)
  • il meteo: ieri tirava un freddo vento di tramontana proprio sui tratti in salita che se da una parte non mi faceva sentire il calore e quindi il sudore evaporava velocemente, dall'altra facevo molta più fatica sulle salite e anche sui tratti in pianura comunque avvertivo una forte resitenza, come se avessi una zavorra
  • la digestione: per finire, avendo corso nel tardo pomeriggio (oramai in serata) ero ancora appesantito dal pranzo luculliano fatto in un bel ristorantino di Bracciano e quindi in vari momenti ho avuto vari fastidi dovuti alla digestione ancora in atto
Impressioni della sessione di corsa: mi sono sentito bene. Le gambe andavano bene. Nessun momento di crisi, anzi gli ultimi Km fatti leggermente in crescendo. Nota importante è che non ho avuto alcun fastidio agli stinchi. A questo punto sembra che questo fastidio mi aggredisce solo quando corro in pista. Devo ulteriormente investigare.

Bene, questa settimana si chiude quindi all'insegna della velocità: martedì 8 Km a 5'14'' e oggi 10 Km a 5'26''. Veramente non male, anche se sono un po' deluso dal numero di Km percorsi (meno di 30).

Un brivido però mi viene quando penso a domenica prossima e alla Mezza di Fiumicino... Ci riuscirò a farla tutta?


Garmin Connect - Dettagli allenamento del 7 febbraio 2010 - 10 Km.

giovedì 4 febbraio 2010

Le mie prime ripetute sui 1000m

Ieri per la prima volta, fatte le ripetute 5x1000. Davvero dure, ma particolarmente stimolanti. Come sempre, durante le prime ripetute sono sicuro che non riuscirò a portare a termine l'allenamento, ma poi alla fine chiudo quasi in crescendo.
Questi i tempi riportati dal mio Garmin:

1° - 4:50:32
2° - 5:01:60
3° - 4:52:28
4° - 4:52:15
5° - 4:56:61

Quindi, come si può facilmente notare, il 1000 metri peggiore è stato il secondo, mentre i restanti sono più che accettabili come tempi. Come sempre, e ieri ancora di più, alla fine il fiato era proprio perso e per recuperare ho dovuto camminare per un bel tratto, tanto che mediamente il recupero l'ho fatto a 7'30'' al Km.

Intanto, la prossima settimana, in previsione della mezza di Fiumicino, forse stravolgo un po' la mia tabella, riducendo lo sforzo; non vorrei arrivare alla domenica con qualche residuo di stanchezza!!!


Garmin Connect - Dettagli allenamento del 3 febbraio 2010 - 5x1000

martedì 2 febbraio 2010

Una bella corsetta


Si comincia la settimana podisitica con un'allegra corsetta di 8 Km, fatta ad un passo di 5'14'' al Km di media. Si, proprio 5'14''. Sarà la pista di atletica, sarà la splendida giornata di sole, sarà la gran voglia di correre che avevo, fatto sta che tempi del genere non ne avevo mai fatti.
Inoltre, se calcolassimo il tempo sui primi 6 Km, la media si abbasserebbe drasticamente sotto i 5'10''. Questo perchè in effetti gli ultimi due Km li ho corsi un po' in affanno (troppo lattato?).
Come al solito, poco dopo aver cominciato a correre, ho avuto il dolore agli stinchi, fra il 2° e il 4° Km. Probabilmente sarà un problema di scarso riscaldamento?
Comunque proprio una bella corsetta...

Garmin connect - Dettagli allenamento del 2 febbraio 2010 - 8 Km