lunedì 15 novembre 2010

27° Mezza Maratona di Cisterna

Non avevo particolari aspettative per questa gara. Il mio stato di preparazione è veramente ai minimi termini, in più non ho fatto alcun allenamento specifico per la mezza, tranne una corsa di 14 Km fatta lunedì. La corsa è così, non ti regala niente e ieri non mi ha regalato nulla...

Partito con due amici, facciamo un viaggio abbastanza tranquillo. Remo ci racconta la sua avventura a New York la domenica prima, dove ha chiuso la maratona in 3h41', ottimo tempo. Ma raccontava con entusiasmo di tutta la gente che faceva il tifo sulla strada. A ripensarci, con il senno di poi, è quello che sicuramente è mancato in questa gara. Percorso bello, per carità, nella campagna di Cisterna, ma la corsa finale, fatta tutta in solitaria, è stata sicuramente più dura di quanto sarebbe potuta essere.

Arrivo a Cisterna di Latina, con lo stomaco in trambusto, per via del viaggio in auto, attraverso le curve dei Castelli Romani. Ci inscriviamo alla competizione: mezza maratona, 10€ con un buon pacco gara (fra l'altro una bottiglia di vino). La gara è senza chip, ma chi se ne frega...

Facciamo giusto in tempo a fare il solito pit stop e a portarci sulla linea di partenza e si parte. Siamo circa duecento, veramente pochi e la cosa non mi piace. La cosa buona invece, è che tra i duecento c'è una vecchia conoscenza: Silvia, che vorrebbe chiudere intorno alle due ore. Per me è perfetto, così faremo almeno parte della corsa insieme. Con lei c'è un suo compagno di squadra, un Passatore's man che gli farà da pacer.

Partiamo e ci assestiamo subito su un ritmo comodo, intorno ai 5'40". Mi va benissimo, mi sento bene e la presenza dell'ultramaratoneta mi da una sorta di tranquillità. I chilometri scorrono tranquilli e abbastanza costanti. Il tragitto in realtà non è così piano come lasciavano intendere gli amici, ma pieno di falsi piani.






Siamo al 6° Km, primo ristoro. Visto che so che i miei compagni non faranno la sosta al passo, allungo un centinaio di metri. In questo modo, prendo un bicchiere d'acqua, sorseggiando al passo, mentre mi raggiunge il resto del gruppetto. Così si riparte. Nel frattempo i corridori si sono diradati. Si corre veramante da soli: noi tre e un'altra persona d'avanti di cento metri.

Siamo al nono chilometro, ci immettiamo su una strada più grande, e qui le macchine non vengono fermate. Ci costringono così a correre per un po' di chilometri su una strada aperta, con le macchine che sfrecciano a destra e a sinistra. Ben poco può fare una macchina dei vigili che ogni tanto passa per cercar di fare decelerare le auto. Si rischia la vita, ed io, arrabbiato, urlo verso un vigile: "Chiudere la strada no, eh...."

I chilometri cominciano a farsi sentire. Fino a qui, l'ultra era sempre stato avanti di un paio di metri per trainarci, io e Silvia invece ci facevamo avanti un po' per uno.  Ora però ho meno voglia di allungare. La testa comincia a farsi un po' di paranoie. Tutto l'11° Km lo soffro. Mi dico: come farò ad arrivare così al traguardo. Ma devo tenere duro. E così poco dopo, questa breve crisi, passa e  mi sento decisamente meglio. Vado avanti sempre vicino ai miei compagni, anche se non così sicuro come nel primo tratto.

Intanto arriviamo al ristoro del 15° Km. Anche qui avrei voluto accelerare, ma ormai la benzina stava per finire, allora i miei compagni pian piano cominciano a distanziarsi. Li vedo ancora per tanto tempo, il percorso è abbastanza dritto.

Il crollo arriva dopo il 16° km. Sorpasso un podista che andava al passo e questo mentalmente mi frega. L'idea di poter fare un tratto al passo ha cominciato a farsi strada nella mia testa: ero stanco, con il fiatone e con un tratto in leggera salita. E qui decreto la fine della mia corsa. Comincio ad alternare la corsa e il passo. Il nervoso, la delusione, l'idea di fermare la mia corsa si fa sempre più largo nella mia testa, ma alla fine arrivo al traguardo, colmo di rabbia.

Ma gli ultimi chilometri sono stati veramente lunghi, più lunghi degli ultimi della Maratona del Garda... Ho corso quasi sempre in solitaria, dalla parte opposta della strada correva un vecchietto scalzo, che imitava Abebe Bikila. Durante questi chilometri ho avuto  modo di pensare a tante cose. A ripensare a Paoletto, che alla Mezza di Rieti ci ha lasciati, ma che qui aveva fatto il suo personale sulla mezza e mi dispiace non essere riuscito ad onorarlo appieno. A pensare che forse è il caso di interrompere (per il momento?) le mie gare e dedicarmi esclusivamente agli allenamenti. D'altra parte che senso ha partecipare a delle gare, quando non si è in forma e non si riesce a correre come si vorrebbe?

All'arrivo mi aspettano tutti. Tutti pronti a sfottermi per il mio risultato. Questa volta però, diversamente dalle corse precedenti, in cui arrivavo ultimo, ma avendo dato tutto e essendo arrivato al traguardo soddisfatto, questa volta, dicevo, gli sfottò mi facevano male, perchè sapevo che erano tutti meritati.

Alla fine chiudo la gara in 2h9', mai fatto peggio...

Garmin Connect - Dettagli della mia gara Mezza Maratona di Cisterna 21,1 Km

6 commenti:

  1. e dai non ti avvilire ti rifarai, la corsa non era di quelle che ti esaltano ,scarso interesse e basso livello mettici un viaggio di m.... ed ecco che ti viene da dire "ma che ci faccio qui????
    Io però il consiglio te lo avevo dato.

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  2. Non ti abbattere, sicuramente passerà. Il fatto di non partecipare alle gare è sbagliato secondo me, correre insieme ad altre persone è sempre positivo specie nei periodi bui; interpreta le gare medie e lunghe come allenamenti e iscriviti come non competitivo, mentalmente di predispone a non strafare, ti alleni e sei in compagnia.

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  3. una delle mezze più noiose mai corse, persino più di fiumicino... ma almeno trovavi noi! ;) ho sentito di un gran traffico....

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  4. @MaxRunner - Oggi sto già meglio ;) In quanto al tuo consiglio, che dire: avevi ragione, ma mi dispiaceva lasciare il mio amico...

    @Daniele - L'idea di mischiarmi alla gente come non competitivo mi piace... ci provo ;)

    @Yogi - quanta ragione hai. Quest'anno poi con l'emorragia di gente verso Fiumicino eravamo 4 gatti... na tristezza... Spero di rifarmi alle Terre Pontine...

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  5. Io ho una certa saggezza meraviglioso..

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