sabato 27 febbraio 2010

La vigilia

Nei miei ricordi, specie quelli di bambino, la vigilia di un evento ha sempre avuto un sapore dolcissimo, bellissimo e di attesa. Quella di oggi, invece, la vigilia della RomaOstia, ha un altro sapore. Un sentimento di tensione, di leggero nervoso e timore, soprattutto per il mio doloretto alla gamba destra. Stamattina ho incelofanato il mio ginocchio destro con della crema contro le infiammazioni, nella speranza che il fastidio che avverto mi passi o comunque diminuisca per domani. Da quando corro, comunque, sono spesso preda di questi infiammi in varie parti delle mie gambe, ma penso che fintanto che il dolore circola, non sia un vero e proprio problema. Sicuramente dipende dal fatto che devo sempre fare i conti con quasi 40 anni di inattività, per cui per me tutto diventa più difficile e per il mio corpo più stressante. Ricordo ancora limpidamente gli inizi della mia esperienza di corridore, quando dopo poco che cominciavo a correre il mio ginocchio sinistro urlava di smetterla. I tendini sofferenti mi davano un dolore improvviso. Allora, per non stressare troppo il mio fisico, mi fermavo, camminavo e poi ripartivo, provando a vedere come andava. Poi questo dolore, pian piano è andato via e con lui la paura che non potessi mai correre seriamente. Ma questa è stata solo la prima esperienza con il dolore. Dopo ho avuto una serie di infortuni più o meno gravi che in due casi mi hanno costretto anche a fermarmi qualche settimana dalla corsa. Il brutto alla ripartenza è stato lo scoprire di dover ricominciare tutto daccapo. Infatti la mia breve esperienza podistica non si è ancora sedimentata nelle mie gambe e quindi è sufficiente una piccola pausa per tornare indietro di molto più tempo rispetto al periodo di stop.

Passando alla gara di domani, ho provato a definire una serie di strategie per poter giungere al traguardo sotto le due ore, ma poi alla fine, la prenderò come viene, cioè come mi sento e in particolare come si sentono le mie gambe. Le considerazioni fatte da me per arrivare ad Ostia, si basano fondamentalmente sull'unica esperienza fatta sui 21 Km: la Fiumicino Half Marathon. Nella prima metà di questa corsa, tenendo un'andatura tra i 5'30'' e i 5'40'' ho tagliato il traguardo dei primi 10 Km sotto i 57', lasciandomi comunque nelle gambe la forza per andare avanti. Conto di fare la stessa cosa anche per la RomaOstia. Penso che avere questi tempi possa essere una buona base per poter affrontare bene la seconda parte, sperando di migliorare rispetto Fiumicino. Dovrei riuscire a tenere anche per questa seconda parte un'andatura tra i 5'30'' e i 5'40'', cercando di stare comunque sotto i 5'50''.

Sarà una lunga notte anche questa. E domani si vedrà!

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