venerdì 19 marzo 2010

Lezione di stile


Ancora un'uscita positiva: 10 km in 56 minuti netti. Fiato ok, gambe ok, voglia super ok. Oggi ho anche cercato di migliorare il mio stile di corsa. L'unica nota stonata: un minuto in più rispetto al previsto.

Ultimamente nella testa mi frulla una frase che mi ha detto il dottore l'ultima volta che sono andato a trovarlo. Chiedendoli un motivo per cui continuo periodicamente a rompermi qualcosa, lui mi ha risposto che forse il motivo è da ricercare nel mio modo di correre, forse non corretto, visto che non ho mai avuto un preparatore o qualche persona esperta che mi desse le basi su come correre. Allora mi sono un po' informato in giro e su un forum mi è stato consigliato un brano di Orlando Pizzolato che fra le altre cose recita:

APPOGGIO

Esistono due tipi di appoggio sul terreno: con il tallone e sull'avampiede. Come distinguerlo? Solitamente è il rumore dell'impatto con il terreno a farti capire se appartieni alla 1^ o alla 2^ categoria. Se l'impatto con il terreno è rumoroso (del tipo ciap, ciap), ciò indica che atterri prevalentemente sul tallone e che la tua corsa è poco elastica. Se invece non c'è nessun, o solamente, un minimo rumore, allora la tua corsa è particolarmente reattiva, ed è quest'ultima la tecnica che va ricercata. Chi atterra prevalentemente sul tallone lo fa perché, o corre con le ginocchia bloccate, oppure perché fa un passo troppo lungo. Per migliorare il tipo di appoggio durante l'allenamento fai dei brevi tratti (50m) di corsa in pianura in cui t’impegni a spingere soprattutto con l'avampiede. In questo modo sottoponi la caviglia ad una maggiore mobilità, ed anche il ginocchio, che di conseguenza avanzerà di più, sarà meno bloccato. Non devi comunque correre sulla punta dei piedi perché affaticheresti molto i polpacci, ma fai una specie di "rullata" tra la parte mediana e l'avampiede.
(Orlando Pizzolato)


A questo punto, non vedevo l'ora di mettere in pratica i consigli di Pizzolato e dei miei amici del forum nell'allenamento pomeridiano di oggi. Erano previsti 10 Km fatti ad un ritmo di 5'30''. Serata tiepida e perfetta per una corsetta, sono uscito ripetendo mentalmente il percorso studiato di gmap-pedometer di 10 Km, che non passasse sulla ciclabile, visto che il sole era oramai tramontato. Ho cercato quasi da subito di migliorare il mio stile, in particolare nell'appoggio del piede, cercando di non forzare troppo sul tallone e contemporaneamente cercando di far girare di più le ginocchia. In effetti, ho avvertito buone sensazioni e mentre correvo in questo modo, mi sembrava di essere meno rigido, avendo dei movimenti più fluidi. Tuttavia non è semplicissimo modificare il proprio modo di correre, tutt'altro: correndo a sensazione, ritornavo subito a muovermi nel solito modo. La cosa sicura è che comunque continuerò a lavorarci.

Per il resto, l'uscita mi è piaciuta, non ho più sentito la pesantezza delle uscite
precedenti ed infatti avevo la sensazione di essere più veloce; invece alla fine ho dovuto registrare un minuto di ritardo rispetto al previsto. Comunque va bene così: non voglio cullarmi, ma non mi scordo che sono ancora in convalescenza; tanto che anche oggi, come le precedenti uscite, ho avuto fastidi alla gamba destra. Pian piano questi inconvenienti dovrebbero andar via, nel frattempo quando torno a casa, cerco di aiutare il mio ginocchio con un po' di ghiaccio.

Gmap-pedometer - Dettagli allenamento del 19 marzo 2010 - 10 Km

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