sabato 20 novembre 2010

Calze BEE1 Riattiva

Una settimana fa mi arrivò a casa, su gentile proposta di Bee1, la casa costruttrice, le calze Riattiva . Lo sponsor ufficiale di questa calza è  Laura Giordano, che le ha scelte per correrci. Dal basso della mia poca esperienza posso dire che trovo queste calze estremamente comode e confortevoli. E in questi giorni di freddo, la calza lunga è utile anche per non sentire il freddo iniziale alle gambe, il che non guasta... 



Ho usato queste calze sia in allenamento e sia in gara, in entrambi i casi, come dicevo, responso assolutamente favorevole. Ero curioso di provare questo tipo di calza che stimola il polpaccio, avendone visti vari tipi, durante le varie competizioni a cui ho partecipato. Come dicevo, ho trovato queste calze molto comode ed avvolgenti, pur notando che, indossandole, avevo un minimo di difficoltà a metterle, essendo molto più strette delle solite. Questa però è la loro peculiarità. La sensazione è quella di comoda libertà. Il piede si trova a suo agio.


Estratto direttamente dal sito della Bee1:

"“Il nome della calza dice un po’ tutto” -  dice Laura Giordano -  “non sono quelle solite, corte, ma sono quelle lunghe sin sotto il ginocchio. Attorno al piede c’è una struttura comoda e traspirante, ma è il resto che fa la differenza, perché avvolge e “stringe” caviglie e polpacci aiutando la circolazione sanguigna. In sostanza spinge un po’ più velocemente il sangue verso il cuore, accelerando, aiutando la circolazione e quindi facilitando ossigenazione e nutrimento delle cellule e quindi dei muscoli.
Questa calza “intelligente”, di nuova generazione nasce da un’ intensa attività di ricerca scientifica, messa a punto per svolgere un’azione costante di compressione graduata lungo la gamba, migliorando il benessere e le performance dell’atleta. Riattivando la circolazione sanguigna, si beneficia di una sensazione di maggiore vitalità che  permette di migliorare il rendimento.
Ecco tutto, per questo si sente meno la fatica durante la corsa, anche se per vincere una maratona o raggiungere comunque un risultato l’unica cosa decisiva restano le nostre gambe, l’allenamento dei mesi precedenti, la voglia di far fatica, di andare oltre… La calza aiuta. Lo fa in gara ma lo fa anche dopo, nella fase di recupero – io la porto sempre – e durante i lunghi trasferimenti, magari i viaggi aerei. Ecco un buon motivo per averle e usarle”.

La calza che indossa Laura Giordano è realizzata secondo la tecnologia LYCRA® Energy ed è testata in laboratorio oltre che sul campo. Al piede garantisce traspirazione e comfort come gli altri modelli Bee1 perché, in percentuali diverse , utilizza la fibra Lenpur® e Dryarn® per mantenere asciutto il piede e assorbire parte delle sollecitazioni meccaniche. Il plus in questo caso è la compressione graduata, la tensione della calza che al piede ed alla caviglia è del 100 per cento e si riduce pian piano da 90 a 85 e sino al 70% nella parte alta del polpaccio, così da aiutare la circolazione del sangue con un’operazione che coadiuva la pressione vascolare. La calza è ideale sia durante lo sforzo fisico sia successivamente, facilita e accelera il recupero da uno sforzo intenso, ma può essere utilizzata anche prima. Il massaggio stimolante generato da questa tecnologia, dona una sensazione di straordinario benessere.

Riattiva risponde parametri richiesti per l’impiego della qualifica del marchio LYCRA® Energy socks, che grazie ad un esclusivo metodo di  lavorazione, permette di ottenere un’azione di compressione mirata nei diversi punti della calza."

6 commenti:

  1. Io le ho provate(un'altra marca e c'ho sofferto), mi son ripromesso di riprovarla con il freddo e dopo Pisa

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  2. Leggendo la Giordano mi sale un dubbio:
    Se la calza stringe e spinge il sangue verso il cuore, come fa poi il sangue a ritornare indietro e permetterci di correre? Mica si restringe e si allenta alternativamente. Oppure questa "funzione" è talmente blanda da essere in realtà insignificante (altrimenti sarebbe controproducente).
    Bufala?

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  3. Come si deve fare per farsele inviare e provarle? grazie

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  4. @Gian Carlo: sarà una questione di modello/marca? A me non hanno dato alcun problema.

    @giovanni56 - E' certo che l'azione di restringimento non è tale da non permettere al sangue di tornare indietro, altrimenti le calze sarebbero inutilizzabili. Certo è che il loro contenimento da un aiuto alla risalita, ma appunto, solo un aiuto!

    @Vincenzo - Non esiste procedura: mi hanno contattato loro direttamente. Magari prova a contattarli direttamente dal loro sito.

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  5. Ciao, sono nuovo del tuo blog e mi affaccio su di un argomento che mi interessa molto.
    Io ho provato tre diverse marche di questo tipo di calze, trovandomi mai male e con alcune meglio di altre (benissimo le Kalenji - Decathlon). Non so se sia solo effetto placebo, ma io non ci rinuncio più.

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  6. @Caio - Ciao Caio, benvenuto sulmio blog. Per me questo è il primo modello che uso e, come dicevo, mi son trovato bene. Sicuramente non sarà l'ultimo ;).

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