mercoledì 27 ottobre 2010

Pensare di poter correre più veloce.


Oggi sono uscito in strada (finalmente!), ma senza aver ben preciso in mente che allenamento fare. Ho cominciato a correre come faccio ultimamente (a sensazione). Dopo i primi cinque chilometri però mi son venute in mente le parole scritte in un comento da RB: "Comincia a pensare che puoi correre più veloce" e ho provato a tirare e così son venuti fuori altri quattro chilometri, tutti sotto i 5'10". Grande libidine...

Dopo svariati tentativi fatti in questi giorni per cercare di correre all'ora di pranzo, tutti andati in fumo, oggi sono riuscito a ritagliarmi un'oretta di corsa appena tornato a casa dal lavoro. Ma la cosa migliore sarebbe ricominciare a correre all'ora di pranzo: riuscirei ad essere sicuramente più costante per via di alcuni impegni che ultimamente non mi lasciano tempo per la corsa.

Ieri, infatti, sono tornato, dopo una pausa di quasi cinque mesi allo Stadio Nando Martellini a Roma (meglio noto, forse, come lo Stadio delle Terme di Caracalla). Questa mia lunga assenza, in qualche modo forzata, è dovuta alla chiusura degli spogliatoi per lavori di ristrutturazione. Ero andato con la speranza di riuscire in qualche modo ad organizzarmi, cercando di fare a meno degli spogliatoi, ma per me restano fondamentali e l'unica cosa che ho fatto è starmene seduto a vedere gli altri correre, con un po' di tristezza...

Giornata ideale quella di ieri all'ora di pranzo per andare a correre. Sole abbastanza caldo, tempo fresco e gente che correva tranquilla. Le mie gambe fremevano, avevo una voglia incredibile, ma niente: gli spogliatoi chiusi, nessuno che sapeva quando riapriranno, anche se sembra che i lavori siano terminati e manchi solo il collaudo. E' un po' assurdo e frustrante vedere che una struttura così bella non possa essere sfruttata appieno. Così, dopo qualche minuto passato sugli spalti a vedere la gente correre, godendomi il tepore del sole, mentre andavo via, finalmente incontro il Bummi con il quale parliamo un po' in particolare dei nostri impegni prossimi futuri. Mi ha fatto piacere finalmente incontrarti Marco e mi sarebbe piaciuto ancora di più riuscire a correre insieme a te. L'appuntamento comunque è solo rimandato.

L'altro ieri invece sono stato allo Stadio degli Eucalipti. Anche qui ho scoperto che per poter correre devo essere presente in una lista di persone. Peccato che in questa lista non si sa bene come finirci.

E' possibile che deve essere così difficile riuscire a correre in una città grande come Roma. E' una vera delusione. Mi consolo con la mia corsa di stasera, che mi ha ridato un po' di buon umore e buone speranze per il futuro!! 


10 commenti:

  1. Caro Marco la strada è il nostro stadio ,quale sia non ha importanza, l'importante è correre specialmente quando ti senti la voglia nello stomaco e in qualsiasi ora, come la mattina presto quando la città ancora dorme e senti i tuoi passi e ti perdi nel silenzio, con le lacrime agli occhi per quella gioia di essere cosi' vivo,ed una citta come Roma ti offre nella sua grandezza una miriade di percorsi che aspettano solo di essere calcati per diventare lo stadio ideale delle nostre emozioni.

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  2. certo che quando leggo di queste cose mi rendo conto quale benedizione possa essere una pineta e/o un lungomare... cmq se hai bisogno di stimoli, dopo fiumicino potresti pensare al raduno di PI, sempre che si riesca a metterlo in piedi!

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  3. Corri per strada, dove ti pare, ma corri (tu che puoi)!
    Non è necessario accedere a strutture con tutti gli annessi e connessi.
    Siamo spiriti liberi, noi runners.
    Ciao!

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  4. Il piacere di esserci riconosciuti è tutto mio. Speriamo davvero di farci presto degli allenamenti insieme. L'aspetto sociale della corsa è molto bello, lo testimoniano il fenomeno blogtrotters e quelle belle uscitine a caracalla all'ora di pranzo con i "carboari" e gli altri gruppetti del posto.

    E' vero tutto quello che dici sui campi della capitale, ma è anche vero che noi "romani" siamo fortunati, godiamo di un clima ideale per la corsa praticamente per tutto l'anno.
    A presto!

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. E' il grande vantaggio del nostro sport, la possibilità di non essere vincolati a mezzi e strutture esterne. Basta l'automobile, un bagagliaio capiente, un cambio pulito ed è fatta. Certo, per la doccia è un problema ma pensa che un mio amico geometra, tra un lavoro e l'altro, ha sempre la borsa pronta e riesce ad allenarsi, nei ritagli di tempo, ogni giorno e in posti diversi!

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  7. gran bella fortuna quella di correre durante la pausa pranzo.

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  8. Se proprio vuoi andare allo stadio....
    Farnesina !!!
    Quella non tradisce mai (ma informati per gli orari : certi giorni finiscono alle 18 per lasciare il campo libero ai lanciatori...).

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  9. @MaxRunner - Come non darti ragione. Ogni isolato può diventare una pista per correre. Il problema è che vorrei correre all'ora di pranzo e poi tornare a lavoro, ma senza farmi una doccia come faccio??

    @Yogi - per Pisa ne abbiamo già parlato un po' al Cantinone. Per il momento è out of scope, ma chissà...

    @Ale57 - Come detto a Max, il problema è la doccia, altrimenti non mi fanno entrare in ufficio :D

    @MFM - Dai che presto (spero) dovrai farmi da lepre nelle corse che faremo insieme!!

    @Francoscr - Vedi Ale :D

    @Daniele - Bravo il tuo amico. Io ho cercato ma non ce la faccio

    @Nino - e si.. per me è la soluzione, ma so che presto riusciro' a correre a pranzo, porca miseria!!

    @Marco Bucci - Farnesina è proprio fuori mano per me... sto all'EUR a quell'ora, altrimenti ci andrei... correndo :D

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