domenica 18 novembre 2012

Corriamo al Tiburtino 2012

E anche quest'anno abbiamo onorato la gara di casa: il Tiburtino. Resta sempre poco attraente per i panorami, ma devo dire che l'organizzazione e il percorso piatto ne fanno una buona gara per esserci. E tanto che stavolta è uscito fuori un discreto personale: 48'21"...

 
Questa volta a muoverci non siamo più i soliti 4 gatti, ma dobbiamo prendere addirittura 3 macchine per poter andare dalle parti di S.M. Soccorso, da dove partirà la 13a Corriamo al Tiburtino. La mia squadra è quasi al completo (ben 7 su 8 :D, pochi ma buoni). Arriviamo sempre un po' troppo in ritardo per poter gustarci appieno il pre gara e quindi ci si mette subito a riscaldarci, "che qui bisogna partire subito a manetta, mica è una Maratona...", ed eccoci in foto, il gruppetto a sinistra di questa simpatica ragazza che mostra il pettorale


Dopo poco più di due chilometri di gnagnarella, ci posizioniamo in griglia per la partenza. La gente come sempre è tanta, ma andando a rispolverare gli annali, alla fine ci saranno poco meno di 1300 arrivati rispetto ai 1650 dell'anno scorso. Strano caso per un fenomeno che sembra essere comunque in crescita: sarà stata la concomitanza con la gara delle Terre Pontine?

Comunque la partenza è sempre abbastanza caotica, per le strade del Tiburtino che, anche se abbastanza larghe, sono sempre piene di macchine parcheggiate, e tuttavia, con mio grande stupore, riesco a tenere un buon ritmo e chiuderò il primo chilometro a 4'47". A questo punto però la strada è più libera e riesco ad accelerare, senza dover necessariamente saltare da destra a sinistra e così proseguo ad inanellare buoni chilometri: 2° e 3° Km a 4'37".

A questo punto, una volta messi in cascina qualche secondo prezioso per non avere sorprese sul finale (vedi la mezza di domenica scorsa), provo a consolidare il risultato cercando di stare su ritmi intorno a 4'50".


Ci riesco abbastanza facilmente, anche se dal 6° Km comincia a darmi fastidio una contrattura alla gamba destra, leggera, ma continua. Ho il timore che possa peggiorare, ma ora l'obiettivo è stare sotto i 50' e così proseguo. Al passaggio del 7° Km cerco di accelerare un po', oramai l'odore della vittoria mi da anche la forza di spingere un po' di più e riesco a rosicchiare qualche secondo alla media, chiudendo il chilometro a 4'45".

Punto un ragazzo davanti a me, sulla maglia c'ha scritto Tommaso e gli vado incontro, lo sorpasso. Dopo qualche secondo vedo che anche lui cerca di tenere botta e mi risorpassa. Da qui comincia una sfida che terminerà sotto il gonfiabile, fatta di mille sorpassi che aiutano entrambi a non pensare tanto alla stanchezza, ma di andare avanti. Alla fine appaiati, sotto il gonfiabile, passiamo insieme il traguardo. Subito dopo mi guardo in giro, lo vedo e gli vado incontro a stringere la mano: lui mi sorride e mi ringrazia. Sono anche queste le cose che amo di questo sport!



Chiudo in 48'21", nuovo personale e nuovo punto di partenza per le prossime gare, anche se ormai la preparazione per Roma sta per arrivare e porterà con se pochi spazi per le gare da 10 Km, ma questa è un'altra storia...






8 commenti:

  1. ricordi agrodolci per questa gara: le concomitanze contano, specie se l'alternativa è più che valida... oh, buona la progressione! :)

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    1. Vedendo il tuo pacco gara, solo per quello, già vale tanto (sempre a magna' penso... :) ).

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  2. Tanti complimenti per il tuo personale, bravo.

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    1. Grazie Vincenzo, ma spero di migliorarlo (prima mi deve passare questa contrattura che mi porto da sabato, dannazione)

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  3. ho abitato li vicino per 3 anni...ero a monti tiburtini, mi allenavo sempre su quei percorsi, però non ho mai partecipato alla gara...che cmq sia è sempre di alto livello atletico

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    1. Io la considero come la gara di casa e poi ci sono affezionato, in quanto è la prima alla quale ho partecipato con il pettorale spillato.. e si, sono un sentimentalista :D

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  4. Ottima gara, complimenti. La sensazione di poter migliorare ancora è una marcia in più.

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    1. Giuseppe, grazie. Hai proprio ragione, il fatto di sapere di poter fare ancora meglio, mi da una gran voglia di darmi da fare, ma come detto sopra, devo prima risolvere la contrattura, grrrr

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