A molti, giustamente, può sembrare ridicolo, ma per me tornare a correre sotto i 5' per Km, anche se su ripetute corte di 400 metri, è stato un rimettere in moto un motore di un vecchio macinino, completamente ingolfato...
Sto specializzandomi nel portoghese. Non nella lingua, che comunque sarebbe interessante approfondire (ho fatto un esame di spagnolo all'università, con qualche risultato), ma nell'abilità di intrufolarmi in manifestazioni o posti, senza essere completamente in regola.
Così, anticipando il Pasteo pensiero sul pettorale a basso costo, come detto, ho corso la Corsa dei Santi senza pettorale (sarà per contrappasso che ho fatto una gara così schifosa??). Non contento oggi all'ora di pranzo mi presento in uno Stadio di atletica vicino al mio ufficio a Roma, con tanto di tesserino UISP e lettera del Presidente della mia associazione che certificava, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, visto che avevo il tesserino, che facevo parte della grandiosa associazione sportiva: "Sport un progetto per crescere" (ok, il nome non è pensato per noi, ormai cresciuti uomini di quasi mezza età, ma per le nostre figlie che fanno parte della stessa associazione e ci stupiscono con la ginnastica artistica). Insomma, mi presento al direttore di questo stadio, ma lui, cocciuto, mi dice che solo i tesserati FIDAL possono entrare. Io vedo la pista semideserta, la giornata perfetta per correre e gli dico: "Ma possibile che una struttura così deve essere così poco sfruttata?" e lui: "Ordini dall'alto..." Si, dal Padre eterno...
Comunque nella sua infinita bontà (del direttore...) mi dice che se voglio entrare, lui fa finta di non avermi visto. La cosa mi scoccia assai, perchè non capisco questa ingiusta distinzione tra figli e figliastri, ma per oggi la voglia di correre e tanta e mi fiondo nello spogliatoio.
Dopo pochi minuti sono già in pista a scaldarmi; con me ci sono in pista solo due altre persone. Comincio le ripetute e come sempre penso che mollerò alla seconda ripetuta, che poi diventa la terza e così via, questa volta fino alla settima.
La qualità di queste ripetute, sicuramente lascia molto a desiderare. Il tempo non è proprio costante, si passa da un minimo di 4'34" per Km (la 4°) ad un massimo di 5'07" (l'ultima, in cui ho dato tutto quello che era rimasto). Il numero di ripetute è esiguo e ancora peggio, il recupero veramente lento, ma quello che mi importa per oggi è che ho lottato per portale a casa e questo è importante per me ora. Le gambe, tornato in ufficio, mi facevano un po' male, ma di un dolore dolce che mi ha fatto tanto piacere.
Si riparte!!
ricominciare con ritmi veloci non è facile.
RispondiEliminaposso dirti solo una cosa: PROGRESSIVITA'
il numero di ripetute basso...si inizia da poco e poi si incrementa :)
e poi...
come si dice:
Roma non è stata costruita in un giorno :)
@Kaiale - Concordo!! La prossima volta un po' di più e poi ancora e ancora.
RispondiEliminaBravo Marco , così si fa ,se mai cominci mai finisci ,oggi hai dato quello che potevi, la prossima darai di più e alla fine vedrai i risultati.
RispondiEliminaO diminuisci la velocita' della prima oppure diminuisci il numero delle ripetute...
RispondiEliminaOppure diminuisci la distanza delle stesse..
Ma il tempo delle ripetute deve essere il piu' possibile omogeneo; puoi sgarrare di 2 o 3 secondi insomma...
Magari un po' più di linearità nelle variazioni ci vorrebbe, ma non ti demoralizzare troppo, piano piano uscirai dal torpore fisico post-maratona: in fondo non siamo mica professionisti, ciò che di buono non viene oggi sicuramente verrà domani!
RispondiElimina@Max - Si, proprio così. Una ripartenza un po' zoppicante, ma molto significativa ;)
RispondiElimina@Marco B - E' vero Marco, come qualità fanno schifo e ne sono consapevole. La prossima volta farò meglio :D
@Daniele - No no, non mi demoralizzo, anzi, sono contento per l'allenamento!! Anche se la prossima sarà migliore ;)
Creiamo un pò di caos, parti a tutta per finire in re-gressione, anche a me capita così! :P
RispondiElimina@Master - Si proprio un gran caos :D Le prossime vanno pensate più tranquille all'inizio e finire quanto meno costantemente
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