E' stata dura, ma alla fine ho portato a casa il mio lungo saltato domenica scorsa. Avevo dimenticato com'era correre di notte, ma partendo poco prima delle 19.00, ho finito il lungo a notte fonda e alla fine della corsa, la mia mente mandava melodie incantevoli come le sirene di Ulisse...
Effettivamente per questo lungo mi sono voluto proprio male: l'ho corso di ritorno dall'ufficio, solo (come sempre) e sempre in giro per il mio quartiere (ho definito un circuito di 5 Km, comodo per le soste alla fontana).
Ho corso 25 chilometri. In più ho fatto un altro chilometro di defaticamento, ma alternando una corsetta con camminata veloce, per cercare di sciogliere un po' i polpacci che nel frattempo erano diventati di marmo!
Sono partito che ancora il sole picchiava, ma sapendo i miei ritmi, e per arrivare ad un'ora decente a casa, non avevo alternative. Tuttavia dopo il primo giro di 5 chilometri, in cui in alcuni tratti il sole mi ha dato un po' di fastidio, facendomi sudare tanto, per i giri successivi è andata decisamente meglio.
Ho cercato di avere sempre un ritmo quanto più costante possibile, passando da sotto i 6'10" dei primi 17 chilometri, ai sotto i 6'20" per i restanti.
I primi 17 chilometri sono stati tranquilli, assolutamente niente a che fare con la corsa di domenica. Fra l'altro ho testato i gel energetici. Ne ho preso uno alla sosta del 10° chilometro ed un altro a quella del 20° (per il secondo, sono stato indeciso fino alla fine, poi l'ho comunque preso, sperando che mi desse un po' più di forza). Rimane il dubbio amletico dell'effettiva utilità di tali prodotti, tuttavia devo dire che per buona parte della corsa, le mie gambe giravano decisamente bene.
Dopo i 17 chilometri la situazione non è peggiorata drammaticamente, ma cominciavo ad avvertire un po' la fatica (penso che anche la testa, maledizione, ci ho messo del suo...). Comunque un altro giro di 5 finito ed ho cominciato l'ultimo tratto. Anche questo, tutto sommato è andato abbastanza bene. A dire il vero in un paio di punti ho proceduto al passo, perchè avevo delle salite e quindi ho pensato di unire l'utile (non mi stancavo a fare la salita, visto che lo scopo era quello di macinare chilometri) al dilettevole (riprendevo fiato, visto che adesso anche a bassi regimi cominciavo a respirare con difficoltà).
Gli ultimi chilometri (dopo il 23°) sono stati molto duri; sentivo oramai le gambe stanche e dure e sempre la testa mi mandava messaggi allettanti, come le sirene di Ulisse.. si cominciavo ad avere le visioni!!
Comunque sono arrivato al 25° e lì ho fermato il cronometro, dopo di ciò ho ricominciato a camminare veloce, ma i polpacci mi facevano più male di quando correvo, così ho alternato corsetta a camminata.
Tutto sommato sono contento della prestazione, anche se la parte finale è stata molto dura. La mia speranza è che la prossima volta, arriverò più facilmente al 26° Km e comincerò ad aver problemi dopo, un po' come è successo oggi (visto che il lungo precedente era stato di 22 chilometri).
Un dubbio amletico nel frattempo si fa strada nella mia mente (si sempre lei...): visto che non ho ambizioni di tempo, ma solo di arrivare alla fine, sarà il caso di modificare la mia tabella, eliminando allenamenti tipo le ripetute lunghe e inserendo qualche lungo in più (gli esperti mi prenderebbero sicuramente a parolacce)? Per ora ci penso.