Inizialmente ero molto indeciso sul preparare o meno questa gara, perchè era inizio dicembre ed avevo da poco corso la mia prima Maratona, dalla quale ero uscito piuttosto malconcio e veramente 'lento'. Correvo le gare fatte un anno prima, ed invece di migliorare, peggioravo. Ma poi, parlando con una serie di persone, ho capito che sarebbe stato un evento al quale non potevo mancare, che tanti amici avrebbero partecipato e mi avrebbero dato la giusta carica a prepararla e poi a correrla, e così è stato. L'ultimo sprint è stato la mattina della gara, al blogpoint, dove ho rivisto un bel po' di facce note e altri che non conoscevo ancora. Alcuni blogger però non sono riuscito ad incontrarli, mi dispiace... spero per la prossima volta!
L'arrivo alla gara tuttavia, dal punto di vista della preparazione, non è stato assolutamente dei migliori. Gli allenamenti fino a fine febbraio, in realtà, sono andati bene, regolari con due buoni risultati: la chiusura in tutta tranquillità del Giro del Lago di Bracciano e il mio (per me strepitoso) personale sulla RomaOstia. Queste due gare, penso, sono riuscite ad arginare, dal punto di vista psicologico, il fallimento dell'ultimo periodo di allenamento. Infatti a marzo praticamente non ho corso. Vari accadimenti mi hanno in qualche modo modificato le mie abitudini e non sono riuscito a trovare una tranquillità fisica e psicologica che mi permettesse di correre. Arrivavo quindi sotto il nastro di partenza della Maratona senza alcuna sicurezza, anzi, con un lunghissimo in meno nelle gambe, rispetto alle previsioni, e solo la voglia di arrivare, in qualche modo...
Entrato nelle gabbie, il colpo d'occhio è fantastico: tantissima gente, tanta felicità e gioia. E' anche vero però che con tutta questa gente, era praticamente impossibile correre, essendo sempre uno vicino all'altro. Forse è anche questo che mi ha in qualche modo preservato. Ho impostato il mio ritmo tranquillo consapevole che volendo aumentarlo avrei dovuto sprecare il doppio della forza.
Cominciano a scorrere i primi chilometri e con loro i primi pensieri e check sullo stato delle gambe. Loro rispondono perfettamente, le sento riposate e reattive (probabilmente il mezzo chilo di gnocchi mangiati sabato ha fatto il suo effetto). Continuo andando verso la Piramide, sempre accolto da un sacco di persone, pronte ad applaudire e a darti la forza di andare avanti. Arrivato al primo ristoro, anche se non avevo assolutamente bisogno di bere, mi sono comunque concesso un bicchiere di acqua, come da copione. Proseguo e nella mia mente si fa sempre più vivo un pensiero: devo fare pipì… Cerco di resistere un po’, ma poi cedo quasi subito (perché stressarmi inutilmente?), mi fermo nei pressi del lungotevere a lasciare il mio ricordino, nessuno me ne voglia, spero. I chilometri cominciano ad aumentare e al 15° accendo il mio lettore mp3 con la ormai collaudata playlist da lunghi, a base di Pink Floyd, Genesis e così via. All’occorrenza avevo anche due assi nella manica (Roma Capoccia, come già detto e il sempre verde Rocky).
Nel frattempo incontro Yogi e subito dopo Maumau (che passerà alla storia come marito di una grande Maratoneta). Mi danno una bella scorta di adrenalina e via andare. Si arriva ad un tratto un po’ duro psicologicamente, forse il più duro, sulla tangenziale e poi sul lungotevere, quando ormai San Pietro, con il suo bellissimo colpo d'occhio è alle spalle. Li ho abbassato la testa e via senza pensare, ma già cominciavo a stupirmi di me stesso. Ma è possibile che sono arrivato a questo punto e sono ancora così tranquillo? Comincio a crederci: vuoi vedere che riesco a correrla tutta?? Mentre pensavo così, su ambo i lati della strada, erano sempre più numerosi i runners in difficoltà, che camminavano per racimolare un po' di energie.
Ad un certo punto, irrompe dalle mie cuffiette il solito Venditti (si, l’ho sentita due volte, ma è sempre stata una bella emozione). Mi trovo sul lungotevere, all’altezza del ministero della difesa, questa canzone mi entra veramente dentro, mi viene in mente Paoletto e piango, piango perché mi sentivo in qualche modo colpevole di correre quella corsa che anche lui, secondo me avrebbe corso quest’anno. Alla fine, mio caro Paolo, ce l’abbiamo fatta insieme comunque, l’hai corsa anche un po’ con me questa corsa e mi hai dato il coraggio di portala alla fine...
Dopo il lungotevere, si arriva in centro e qui ormai ci siamo. Ho sognato tante volta di correre in Piazza Navona ed entrarci è stato veramente bellissimo anche perché ormai si faceva sempre di più largo la consapevolezza che l’arrivo era ad un passo. Via del Corso (ammazza quanto è lunga…) e poi piazza di Spagna.
I corridori in difficoltà sono sempre più numerosi ed anche io comincio veramente ad avere difficoltà e poco lucidità. Tuttavia, continuo a correre ed alla fine saranno quasi 1500 le persone che supererò dal 10° Km fino all'arrivo, continuando ad avere un passo piuttosto regolare. Questa è la mia più grande soddisfazione di questa corsa.
All'improvviso mi trovo al fianco di Fontana di Trevi con la malefica salita successiva su sampietrini dissestati, fino ad arrivare a Piazza Venezia. Ma alla fine arriva sempre lui, il Colosseo e ci siamo, metto su Roma Capoccia e il resto già lo sapete….
Ah, quasi dimenticavo, il tempo, 4:22:17, rispetto al 4:48 della prima Maratona, un notevole miglioramento!!
Prenotato già per il prossimo anno!!!
Marco, mi hai bruciato il post sul tempo...è come se ci fossimo letti nel pensiero (Roma capoccia).
RispondiEliminaGrazie del consiglio sugli gnocchi prezioso e gustoso, non vedo di ricominciare la preparazione!ciao.
A botte di miglioramento di 26 minuti tra qualche anno sei sul podio.
RispondiEliminaCaro Marco, scherzi a parte non riesco proprio a correre con l'MP3 e si che ne ho 3... ma immagino che l'emozione che hai provato è stata veramente super.
Anch'io come Giancà non riesco a correre mptreizzato, ma una playlist con Genesis e Pink Floyd non può che avere la mia benedizione!
RispondiEliminaGood job Marco!!
considerando che a marzo non hai praticamente corso mi sembra un ottimo risultato.
RispondiEliminaUn bel post che racconta di un'emozione unica che ti resterà impressa indelebilmente. Roma è.... sempre Roma...Capoccia!!!
RispondiEliminaComplimenti per il notevole miglioramento: la prossima si abbatte il muro delle 4 ore, ok?
Bravissimo!
RispondiElimina1) L'hai corsa tutta, e non è poco (io nemmeno quando ci ho messo 20 minuti meno di te ero riuscito in questa impresa);
2) Sei stato regolarissimo, segno che sei decisamente "impostato" per questo genere di distanze.
Ti seguivo qui in ufficio sul sito tds e avevo notato la tua regolarità.
Ora non fare la stupidaggine che hai fatto dopo il Garda, torna a correre subito e poniti come obiettivo quello di velocizzare il tuo ritmo di base. Quindi allenamenti con ripetute brevi e fra un mesetto sparati una bella gara su un diecimila.
Bravo, bel racconto, e corsa con lo spirito giusto.
RispondiEliminaSai Marco, non avevo dubbi che avresti migliorato dalla tua prima volta, ma non mi aspettavo un miglioramento così grande !!
RispondiEliminaComplimenti !!
;)
esatto: la gara inizia proprio a FDT... se hai finito la benzina non ci sono cuffiette che tengano!
RispondiEliminaanzi, dovresti provare a farne a meno, in certi casi distraggono.... ;)
@Ciro - Stesso titolo, spero stesse emozioni ;). Che ne pensi di ricominciare, preparando Firenze? Ma mi sa che tu già ne sai qualcosa :D
RispondiElimina@RB - Conto fra 3-4 anni di abbattere il record sulla distanza :D. Scherzi a parte, l'emozione, come detto era veramente da pelle d'oca ;)
@Fatdaddy - Grazie Marcello. Ero sicuro di condividere i tuoi gusti musicali, non fosse altro che per lo sfondo del tuo blog. A proposito... non è ora di aggiornarlo? ;)
RispondiElimina@nino - Effettivamente ha stupito anche me, sinceramente!!!
@Ale - Certo che le 4 ore sono il mio obiettivo, come lo erano le 2 sulla mezza. Io comunque non ho fretta, ma sono convinto che prima o poi le abbatterò ;)
RispondiElimina@MFM - Marco, questa volta ho ricominciato subito a calpestare la strada ;) Sono già alla seconda uscita e va già che è una meraviglia :D. Ma tu domenica in ufficio? hai hai hai.. :D
@francoscr - grazie Franco!! lo spirito era quello del divertimento!!
RispondiElimina@orzowei - Sai che non lo immaginavo neanche io? Sono davvero contento, grazie ;)
@Yo' - Se non mi distraevano le cuffiette, lo avrebbero fatto i posteriori femminili che mi trovavo davanti... in questa gara ce n'erano veramente tanti :D
Marco hai fatto una gara spelendida e il tuo racconto ne è la prova!
RispondiEliminaComplimenti!
Il prossimo anno saremo di nuovo tutti li! ;)
Se continui così il muro delle 4 ore lo batti prima di me.
RispondiEliminaBravissimo regolare e tranquillo sei da esempio.
Grande Marco! ottima gara,regolare,senza cedimenti,uno dei pochi...complimenti! alla prossima.. ;)
RispondiEliminaMa non è meglio ascoltarsi questo?
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=-9x2I1sxs3U
:-D
Torno a leggere con più calma asap ;)
Complimenti... deve essere stato Bellissimo!!! Prima o poi ci provo anche io
RispondiElimina@Master - Grazie Gianlù. Puoi contarci sul fatto che ci risaremo ;) Ma prima? Prepariamo qualcos'altro? Vediamo...
RispondiElimina@Maxrunner - Max, il muro è li. Prima o poi lo abbatteremo, lui lo sa e lo sappiamo anche noi ;)
@Insane - Grazie Andrea. In realtà sul finale un po' ho ceduto, ma nel complesso posso dire di essere stato regolare, ora però devo aumentare la velocità!!
RispondiElimina@Bruno - Con me non attacca :D
Da quando sono qui a Roma ho capito che bisogna schierarsi: o Roma o Lazio e ho scelto Roma, ma la mia è simpatia non certo amore viscerale
@Stefgius - Ti aspetto il prossimo anno, cosa ne dici? ;)
Dopo aver letto il racconto, cambio disco: Otierre, "Quando meno te l'aspetti"
RispondiElimina:-D
@Bruno - Non la conoscevo, non si finisce mai di imparare :D
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