martedì 8 dicembre 2009

Corri per il Parco

Non si può andare una sera in un agriturismo dove portano pizze fino a quando non sei tu a dire basta e pensare di poter fare decentemente una gara podistica il giorno dopo. Questa è una delle regole che un runner dovrebbe sapere benissimo e che io invece ho imparato a mie spese durante la gara Corri per il Parco del giorno dell'Immacolata (8 dicembre 2009).
Durante la Corri per il Parco ho sofferto duramente, non voglio negarlo, e penso che gran parte di questa sofferenza sia dovuta alla birra che avevo in corpo, ma non nelle gambe, bensì ancora nello stomaco. Tuttavia, onestamente, penso che parte di questa sofferenza sia dovuta anche al fatto di aver sbagliato approccio nei confronti della gara. Sono partito troppo veloce all'inizio, per stare dietro ad un mio compagno di avventura e quindi già dal 4° Km ero sfinito.
Un altro fattore che mi ha messo KO è stato il fatto che questa gara era su due giri del parco, ognuno poco più lungo di 5 Km. Il fatto, quindi, di vedere il cartello dei primi Km e subito dopo quelli del giro successivo (il 6° subito dopo il 1° il 7° dopo il 2° e così via), mentalmente mi ha molto demotivato, tanto che verso la fine del primo giro ho pensato più volte di fermarmi. La voglia di tagliare il traguardo, ma soprattutto il pacco gara, dato solo dopo l'arrivo, mi hanno dato la forza per bissare il primo giro. Il secondo giro, comunque, l'ho gestito meglio, visto che ormai il mio compagno era andato avanti. Verso l'8° Km ho anche camminato con passo s
velto lungo due salite niente male. In questo modo ho potuto recuperare un po' di energia e non affaticarmi ulteriormente sulla salita. Sicuramente i puristi non accetterebbero questa mia scelta, ma ripensandoci ancora adesso non mi sento di aver sbagliato.
Quello che mi rimane della gara comunque è un episodio successo a pochi metri dall'arrivo che ha però un prologo al 3° Km durante il quale supero un corridore che aveva una maglietta con un triangolo sulla spalla. Bene, verso la fine mi vedo sfilare dallo stesso podista. Rivedere quel triangolo nuovamente d'avanti mi ha inizialmente buttato giù, ma poi mi ha anche fatto salire il sangue agli occhi e quindi, anche se oramai allo stremo, ho trovato la forza di fare un ultimo sprint per stargli davanti. L'arrivo era su una pista di atletica e lo sprint è partito prima di entrarci dentro. Una volta superato il triangolo mi sono goduto il mio attimo di soddisfazione. Peccato che è durato proprio un attimo, perchè la forza dello mio sprint è finita quasi subito e invece il tipo con il triangolo ha cominciato il suo e così alla fine mi ha passato avanti, lasciandomi con tanto di naso, anche se mi faceva meno male, visto che comunque avevo almeno fatto un tentativo. Finita la gara sono andato a stringergli la mano, e così ho scoperto che anche lui, come me, si stava preparando per la RomaOstia.
Infine come contrappasso per l'abbuffata della serata precendente, un ristoro veramente pessimo, fatto di fette di pane con l'olio che non ho quasi neanche toccato.



Garmin Connect - Dettagli della mia gara Corri per il Parco

Racconto scritto il 21 gennaio 2010

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