domenica 31 ottobre 2010

Ottobre 2010

Novembre è stato il mese della Maratona. Quindi un mese ricco delle soddisfazioni per la gara portata a termine, ma in cui ho anche commesso l'errore di fermarmi troppo, praticamente dieci giorni, prima di rimettermi a correre. La ripresa è stata poi caratterizzata dalla mancanza di qualcosa, le corse mi risultavano piacevoli, ma solo se a velocità ridotte. Non ero più disposto a soffrire. Da qui quindi un numero decisamente basso di chilometri e di uscite.
Ma veniamo ai numeri:
  • Km percorsi: 115
  • numero di uscite: 10
  • passo medio: 5'59"
  • distanza media: 11 Km
  • lunghezza massima del percorso: 43 Km (record)
  • tempo medio: 1h09'
  • gare:1
  • peso corporeo: 66,2
Se dal computo totale dei chilometri, si tolgono i 42 della maratona, si capisce subito che questo mese si è grandemente cazzeggiato. La sensazione di soddsfazione mi ha giocato un brutto scherzo. Spero di riuscire a ripartire a novembre. Una soluzione sarebbe riuscire a correre durante la pausa pranzo, ma questo dipende dalla disponibilità delle strutture, che per ora latitano.

mercoledì 27 ottobre 2010

Pensare di poter correre più veloce.


Oggi sono uscito in strada (finalmente!), ma senza aver ben preciso in mente che allenamento fare. Ho cominciato a correre come faccio ultimamente (a sensazione). Dopo i primi cinque chilometri però mi son venute in mente le parole scritte in un comento da RB: "Comincia a pensare che puoi correre più veloce" e ho provato a tirare e così son venuti fuori altri quattro chilometri, tutti sotto i 5'10". Grande libidine...

Dopo svariati tentativi fatti in questi giorni per cercare di correre all'ora di pranzo, tutti andati in fumo, oggi sono riuscito a ritagliarmi un'oretta di corsa appena tornato a casa dal lavoro. Ma la cosa migliore sarebbe ricominciare a correre all'ora di pranzo: riuscirei ad essere sicuramente più costante per via di alcuni impegni che ultimamente non mi lasciano tempo per la corsa.

Ieri, infatti, sono tornato, dopo una pausa di quasi cinque mesi allo Stadio Nando Martellini a Roma (meglio noto, forse, come lo Stadio delle Terme di Caracalla). Questa mia lunga assenza, in qualche modo forzata, è dovuta alla chiusura degli spogliatoi per lavori di ristrutturazione. Ero andato con la speranza di riuscire in qualche modo ad organizzarmi, cercando di fare a meno degli spogliatoi, ma per me restano fondamentali e l'unica cosa che ho fatto è starmene seduto a vedere gli altri correre, con un po' di tristezza...

Giornata ideale quella di ieri all'ora di pranzo per andare a correre. Sole abbastanza caldo, tempo fresco e gente che correva tranquilla. Le mie gambe fremevano, avevo una voglia incredibile, ma niente: gli spogliatoi chiusi, nessuno che sapeva quando riapriranno, anche se sembra che i lavori siano terminati e manchi solo il collaudo. E' un po' assurdo e frustrante vedere che una struttura così bella non possa essere sfruttata appieno. Così, dopo qualche minuto passato sugli spalti a vedere la gente correre, godendomi il tepore del sole, mentre andavo via, finalmente incontro il Bummi con il quale parliamo un po' in particolare dei nostri impegni prossimi futuri. Mi ha fatto piacere finalmente incontrarti Marco e mi sarebbe piaciuto ancora di più riuscire a correre insieme a te. L'appuntamento comunque è solo rimandato.

L'altro ieri invece sono stato allo Stadio degli Eucalipti. Anche qui ho scoperto che per poter correre devo essere presente in una lista di persone. Peccato che in questa lista non si sa bene come finirci.

E' possibile che deve essere così difficile riuscire a correre in una città grande come Roma. E' una vera delusione. Mi consolo con la mia corsa di stasera, che mi ha ridato un po' di buon umore e buone speranze per il futuro!! 


domenica 24 ottobre 2010

Pian piano mi rimetto in riga


Pian piano mi rimetto in riga. Ho corso venerdì, ho ricorso stasera e le sensazioni migliorano, con comodo, ma siamo sulla strada corretta, ma dalla settimana prossima si cambia...

Quello che manca negli allenamenti di questi giorni è la brillantezza. Quel qualcosa che mesi di lento allenamento per la preparazione alla maratona del Garda hanno pian piano portato via. A questo punto, con la corsa di oggi, dichiaro aperto un periodo di allenamenti orientati alla qualità. Pensavo, infatti, di partire la prossima settimana con delle ripetute brevi, sulla distanza dei 400 metri, insomma più o meno da dove avevo lasciato a maggio, quando ho cominciato la tabella per Garda.

La mia speranza, nei confronti di maggio, è di avere questa volta una base più solida nelle gambe. Se all'epoca arrivavo alla fine dell'ottava ripetuta stremato, spero che ora riuscirò a tenere le varie ripetute con più tranquillità, arrivando alla fine stanco (come è giusto che sia) ma con ancora qualche stilla di energia.

Manca però la ciliegina sulla torta: la possibilità di allenarmi allo stadio delle Terme di Caracalla. Ormai è da inizio giugno che latito da quel posto, non per colpa mia, chiaramente, ma perchè i lavori agli spogliatoi si attardano, come sempre nella nostra bella Italia. Ormai però dovremmo essere alla fine e spero che prestissimo potrò ricominciare a ricorrere all'ora di pranzo: sarebbe la soluzione di tanti piccoli problemi logistici.


Nel frattempo si avvicinano anche una serie di gare alle quali, per svariati motivi, ci tengo molto come la Mezza di Fiumicino e Corriamo al Tiburtino. La prima in calendario però, è la Corsa dei Santi. L'anno scorso fu la mia prima gara e quest'anno ci tenevo a farla bene, ma ad essere un minimo obiettivo, non penso di riuscire a fare una bella gara. Quello che comunque è sicuro è che, rifacendomi ad uno degli ultimi post di Bummi, 12 euro per l'iscrizione non li sgancio e correrò per cui senza pettorale... un pò mi dispiace, ma solo un po'!!

Garmin connect - Dettagli allenamento del 24 ottobre 2010 - 12 Km 
Garmin connect - Dettagli allenamento del 22 ottobre 2010 - 8 Km

mercoledì 20 ottobre 2010

Dieci giorni di stravacco


Dieci giorni di pausa. Qualcuno, e fra questi mi ci metto anche io, penserà che siano tanti. A vedere come è andata la corsa di oggi, non direi tanti, ma addirittura troppi...

La gioia di aver portato a termine la prima maratona è stata immediata, ma poi, con il passar dei giorni, questa gioia si è condensata e razionalmente è diventata ancora più forte, più appagante. Tutto questo, tuttavia, mi ha portato a considerarmi soddisfatto e a non cercare sensazioni nella corsa, ma solo nei ricordi. 

Solo venerdì scorso ho provato nuovamente a correre, ma dopo pochi chilometri il piede sinistro a ricominciato a farmi male e mi sono così subito fermato. Ma già in quell'uscita avvertivo tutto il disagio che ho sentito oggi. Pesantezza, gambe lente, stanche (oggi forse un po' meno). Insomma, sembrava veramente che ricominciassi a correre dopo un lungo infortunio.

Anche oggi ho avvertito queste sensazioni. Dopo pochissimi chilometri avevo già voglia di tornare a casa. Psicologicamente non ero pronto alla canonica oretta di corsa. Le gambe legnose, ma, come dicevo, per fortuna meno vuote di venerdì scorso, davano man forte alla testa e così ho fatto un giro di cinque chilometri e poi dritto a casa, sotto una calda doccia.

A voler essere un po' ottimista, oggi c'è da dire che almeno mi son messo le scarpette e sono uscito fuori, mentre gli altri giorni, tornato a casa (ma già pregustavo la scena in sella al mio scooter di ritorno dal lavoro), afferravo il pacco di patatine fritte e me le strafogavo in maniera demoniaca. Insomma, mi stavo sfogando, forse, dai lunghi mesi (più o meno) rigidi di preparazione alla gara. 

Non nego che tutto questo mi rende un po' pensieroso. La mia speranza è che tutto questo sia fisiologico e che dopo più di un'anno di corse, qualche giorno di stacco ci stia tutto.


Giusto per non illudermi che le cose possono procedere così, stamattina, comunque sono andato a fare la nuova visita medica di idoneità agonistica: abile e arruolato anche quest'anno!! Penso che chi doveva capire (ad. esempio il mio capoccione) ha capito...

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martedì 12 ottobre 2010

I'm a Marathon Man

Ora posso dirlo, gridarlo... Dopo cinque mesi di preparazione a questa gara, posso dire: I'm a Marathon Man!! E' una sensazione incredibile, che cominci ad assaggiare già quando passi sulla linea della partenza, ma che gusti affondo solo appena passi il traguardo, ma che concretizzi sempre più i giorni successivi, quando ripensi alla bellissima avventura vissuta. Troppo bella da non raccontare. E comincio dalla fine...

Comincio dagli occhi umidi di lacrime di mia moglie, quando, subito dopo il traguardo, ci siamo abbracciati (poco poco, che ero bagnato da far schifo) e l'ho baciata. In quel momento, io che sono un uomo duro..., non sono riuscito a trattenere le lacrime ed un po' ho pianto anche io, contento di essere arrivato al traguardo con le mie gambe!!
Ma le lacrime versate, sono il compimento di tutto un periodo, cominciato da maggio, con il primo allenamento per la maratona. Sono stati mesi lunghi, con tanti alti e bassi e con la sola consapevolezza che comunque la maratona l'avevo vinta ancor prima di partire. Riuscire a fare tutti gli allenamenti che ho svolto in questo periodo è stata per me una grande soddisfazione!

Ma passiamo al tranquillo week end di paura: cominciamo con il sabato pomeriggio in macchina verso Limone a prendere il pettorale e a incontrare gli amici Blogtrotter e del Running Forum. Seguo le indicazioni del mio TomTom personale (mio fratello Maurizio) che non è molto pratico della zona (anche se ci va ormai ogni fine settimana). Fatto sta che sbagliamo strada ed arrivo all'appuntamento con Ivan Ale e Domenico in ritardissimo. Mi fa piacere incontrare i 3 amici conosciuti su internet. Mi danno anche una bella carica per il giorno dopo, ed anche un sacco di consigli (pensavo anche un sacco di mazzate, visto il ritardo... scusate Ale e Ivan..). Dopo aver salutato, vado a ritirare il pettorale (numero 2654, bellissimo) e prendo il pacco gara, facendo un giro all'expo (mi hanno deluso sia il pacco gara, poverissimo, sia l'expo: due stand proprio perchè dovevano esserci...).

Ritorno alla base (a Desenzano) esausto per i lunghi viaggi (ho deciso ufficialmente di odiare la Gardesana) e un po' preoccupato di essermi stancato un po' per il giorno dopo. La sera si festeggia, invece, il compleanno del mio piccolo Andrea (5 anni) con una pizza e poi a nanna presto.

La mattina della gara mi alzo alle 5.00, ma chiaramente tutta la notte l'ho passata praticamente in bianco, tranne l'ultima mezzora in cui prendo un sonno profondo: sarà mia moglie a svegliarmi... Mi preparo e sono fuori per le 6.00. Il viaggio dura poco più di un'ora e alle 7.15 ho già parcheggiato l'auto nel garage. Fa un freddo micidiale e non ho il coraggio di svestirmi. Preferisco aspettare che il sole faccia capolino tra le montagne, prima di sfoggiare la mia tenuta. E così mi gusto l'atmosfera pre-gara, con lo speaker che non sa mai cosa dire, con quelli che cominciano a riscaldarsi due ore prima, le chiacchiere dei runners ecc. Scruto i pettorali dei vari runners. Studio il fisico di quelli che hanno i pettorali più bassi, vedo (e imparo) cosa portarsi prima di una maratona, ma noto che, nel mio piccolo, mi sono comunque organizzato bene.

Le ore di attesa passano presto. Sono già in coda per la partenza. Alle 9.30 in punto si parte. L'inizio è molto affollato, chiaramente, ma a me non importa assolutamente. Corro gustandomi il favoloso panorama, veramente mozzafiato e cercando di consumare quanto meno energie possibili. I tempi sono da subito alti, sopra i 6', ma li voglio tenere alti perchè il mio unico scopo oggi è arrivare ed ho una gran paura di non riuscire a farlo.



Il primo tratto di gara è in leggera discesa, con una serie di gallerie e tanto vento fastidioso. In particolare ne ricordo una, chiamata Eolo, indovinate perchè... Tra una galleria e l'altra, arriva il primo ristoro. Mi sento perfettamente, le gambe sono ok, le costole, che ultimamente mi avevano fatto dannare un po', ok anche quelle. Mi fermo comunque al ristoro concedendomi qualche secondo al passo, il tempo di bere un goccio d'acqua. Continuo a correre con estremo piacere fino ad arrivare a Riva del Garda, in cui si inizia a correre per il paese, in un sentiero attraverso il parco, bello, ma un po' scomodo. La gente applaude e questo fa piacere. Allontanati da Riva, ci addentriamo tra le vigne di Arco e la testa comincia ad accusare la monotonia. Ad un certo punto però ci sono due ragazzini che fanno il tifo e con una mano di gomma gigante, fanno il cinque a tutti. Io passo e rispondo con entusiasmo. Questo saluto mi ha dato una carica incredibile. In quel momento, in cui la testa cominciava un po' ad assopirsi, mi è venuto in mente tutto il mondo che ho conosciuto in questi mesi su queste pagine: i BlogTrotter al Cantinone, i ragazzi del RunningForum, chi purtroppo non c'è più e con questi pensieri sono di nuovo ripartito con una nuova carica, meglio di un gel alle maltodestrine...

Tutta la parte interna al lago, di questa corsa, è un po' più monotona, anche se comunque non priva di bellezza, ma non mi aiuta a svagarmi. Arrivo comunque al giro di boa e passo il rilevamento della mezza maratona (2 ore e 10 se non ricordo male). Le gambe fresche e la testa tranquilla, fanno passare in secondo piano il tempo non decisamente accattivante. Durante la discesa verso il lago, passiamo per la pista ciclabile di Arco, qui si cominciamo ad avvertire i primi sintomi di stanchezza, più che fisica, mentale. Al ristoro del 25°, mi concedo una piccola sosta dedicata a qualche secondo di stretching. La cosa mi fa bene e riparto con rinnovato vigore. Tutto procede bene e addirittura rispondo al telefono (me lo sono portato per paura che rimanessi da qualche parte solo ed abbandonato..) ad un mio amico che mi chiamava da Lecce...

L'idilio finisce quando risbuchiamo sul lago. Questa parte comincia con una salita che ai miei occhi è sembrata decisamente ripida. Sempre più pauroso, tiro il freno e affronto la salita lentamente. Troppo lentamente, perdo molto tempo, ma non mi interessa. Quello che mi interessa e non perdere tutte le energie su quella maledetta salita. Lungo i tratti in piano, cerco di accelerare, ma le gambe cominciano ad avvertire la stanchezza. I ristori del 30° e del 35° diventano dei fari nella notte, sempre più lontani.

Dal 37° in poi le cose peggiorano perchè oltre alla stanchezza si associa anche un dolore al piede sinistro. Comincio a camminare per un tratto e sembra che passi, ma poi, quando ricomincio a correre, dopo un po' il male ritorna. Il terrore che mi possa infortunare e rimanere fermo dopo la gara, danno una mazzata finale alla mia testa. Ormai il tempo è alto... inutile correre su un piede mal ridotto e così per alcuni tratti ho comminato cercando di farlo più velocemente possibile.


L'ultimo chilometro però, con tutti i muscoli duri, i polpacci in fuoco, l'ho corso per intero con il piede che mi doleva e cercavo di tenerlo buono. Correndolo rivedo tutti i punti di riferimento che tra un post e l'altro del Running Forum sono riuscito ad immaginare. Vedo la chiesa, vedo finalmente la discesa, la gente che incita, il cuore che batte forte. Alla vista del tappeto rosso, la tensione si scioglie, alzo le braccia al cielo e penso: "Caxxx, sono un Maratoneta!!". E lì, subito dopo il traguardo, incontro lo sguardo di mia moglie, ma questo già ve l'ho raccontato.

Che dire: sono contentissimo di essere arrivato al traguardo e senza mai aver pesato di ritirarmi, era il mio target. Sono contento di essere arrivato entusiasta e pronto a rifarne un'altra. Non sono contento di due cose però: dell'essere stato troppo pavido (e di conseguenza troppo lento) e di non averla fatta interamente correndo. Mi consolo con una frase fatta: questo non è un arrivo, ma solo un punto di partenza.....

Nel frattempo il mio piede va già meglio, per fortuna!!



Garmin Connect - Dettagli della mia gara Maratona del Garda 42,195 Km

giovedì 7 ottobre 2010

Ultimo post prima del grande giorno


Domani si parte per Garda... Mi faccio un grosso in bocca al lupo!!!

Oggi fatta l'ultima corsetta di 6 Km a ritmo maratona, con qualche allungo finale per sciogliere le gambe.

Scoperta dell'ultimo minuto: 101010 (10 ottobre 2010) tradotto in binario fa 42!! Era il segno che stavo cercando, ora posso partire tranquillo :D

martedì 5 ottobre 2010

Ritorno alla normalità

Dopo la brutta gara di domenica scorsa, oggi sono uscito per fare il penultimo allenamento pre maratona. Undici chilometri a ritmo maratona, per testare il primo quarto di gara. Le sensazioni sono tornate positive, dopo la delusione di domenica...

Niente di stravolgente, di eccessivamente performante, semplicemente 11 Km, corsi intorno ai 6' per Km, per vedere come andava. Ipoteticamente è questo il ritmo che vorrei tenere, almeno per la prima parte di gara, anche se penso che sul finale allungherò decisamente i tempi.

Per quanto riguarda la corsa di oggi, tutto liscio come l'olio. Le gambe hanno ben risposto, ma soprattutto il dolore intra costolare non c'è stato (speriamo che così sia anche domenica). Un po' di fastidio me lo ha dato il fianco con il grosso livido, che però sta migliorando anche lui. D'altra parte non possiamo far di meglio che essere ottimisti...

Nel frattempo, giusto per mettere qualche eventuale complicazione, come se già non ce ne fossero di sufficienti, sto sperimentando una dieta dissociata. Stasera e domani niente carboidrati, per poi riprendere a mangiarli da giovedì, nella speranza di accumularne un po' di più. In giro su internet (in particolare mi è piaciuto questo articolo) se ne parla abbastanza. Vedremo se riuscirò a farmi più male che bene!!

Garmin connect - Dettagli allenamento del 5 ottobre 2010 - 11 Km

7° Trofeo S.Ippolito - Fiumicino

L'ultima domenica prima della maratona che faccio, invece di starmene bello bello a casa, magari a correre qualche chilometro? Mi sparo una garetta facile facile a Fiumicino che invece di certificare l'ok alla LGM, mi manda allo scompiglio, soffrendo per quasi tutta la gara e buttando giù il mio morale. Ma gliela faccio vedere io, porca miseria...

Il dolore alle costole, dovuto alla caduta con lo scooter, non si era fatto sentire per tutto il mattino, per cui avevo ben sperato ed invece dopo un po' dalla partenza, ha cominciato a darmi fastidio e a rovinarmi la gara.

Arrivo a Fiumicino con il malcapitato scooter (visto che tra le tante sfighe di questo periodo pre-maratona, sabato mattina  mi si è rotto pure il finestrino della macchina e ho preferito lasciarla in garage), vado a prendere il pettorale e subito mi dirigo al punto di appuntamento con il gruppo del Running Forum. Il tempo di attaccare alla maglietta il pettorale ed arrivano tutti. Il tempo di fare le foto e si parte insieme con il riscaldamento: il riscaldamento va bene, anzi benissimo, non avverto alcun fastidio.

Alla partenza siamo un migliaio (anche qui gran folla, come al Trofeo dell'uva di domenica scorsa). Si parte tutti insieme e dopo cento metri, un restringimento del percorso, ci costringe quasi a fermarci. Dopo questa curva la strada migliora. Comincio a correre un po' più decisamente, sorpassando qualche persona. Tutto fila liscio. Poco dopo il primo chilometro le gambe ci sono, vado poco sopra i 5' x Km e questo è quello che volevo.

Peccato che dopo il terzo chilometro, cominciano i guai: il fianco comincia a dar fastidio e da qui un susseguirsi di problematiche. Continuo? Non continuo? Se vado avanti, magari mi comprometto definitivamente la gara di domenica prossima, ma non posso abbandonare. Allora prendo la decisione di continuare, ma la testa è andata, e con lei anche le gambe: le sento pesanti, lente, in progressione negativa. Per cercare di far qualcosa di utile per domenica prossima, decido allora di prendere il ritmo maratona per testare la 'corsa con dolore al fianco', cosa che potrebbe a questo punto avverarsi in maratona e vedere come comportarmi. Corro così i rimanenti chilometri, ma vi assicuro che non è stato semplice.



Alla fine, arrivo al traguardo, deluso dal tempo, di poco superiore a 56' (domenica scorsa, in continuo sali e scendi avevo fatto 54'...), ma contento di rivedere Rick, Mau e Tolly vicino al traguardo!! 



venerdì 1 ottobre 2010

Al Cantinone, con i Blogtrotters

Il bello di una comunità virtuale è che quando poi incontri per davvero chi c'è dietro un avatar, già immagini chi ti devi aspettare. E ieri è stato proprio così: in questi pochi mesi in cui ho conosciuto questa fantastica comunità dei Blogtrotters, pian piano mi sono fatto un'idea su come potevate essere Marco Bucci, Yogi, Janco, il Master, Kayale e tutti gli altri. Così quando ci siamo incontrati tutti ieri sera al Cantinone ho constatato che c'avevo azzeccato abbastanza...

Quella di ieri, è stata proprio una bella serata per me. Ne sono uscito più ricco (a parte i 36€ in meno del conto...) e entusiasta per questa mia relativamente nuova passione: essere stato in mezzo a voi, abbastanza indegnamente, voi che le maratone le chiudete sotto le 3.30, per non parlare di quelli che le chiudono sotto le 3 ore... ed io che invece mi appresto a fare la mia prima e non so se le 6 ore e 30 di tempo massimo mi basteranno. Ma tutto questo non mi scoraggia: tutt'altro. In questo anno (ormai abbondante) di corsa, ho imparato che pian piano i risultati arrivano: si sbaglia, si fa schifo, ma l'importante è imparare dagli errori. Guardandomi indietro, nel mio piccolo, mi rendo conto che sono cresciuto e tanto, io che la corsa più lunga che avevo fatto era stata anni fa, di alcune centinaia di metri e che ora ho il mio personale di 35 Km, che già non è da buttar via.
Per cui, se volete continuare a coinvolgermi, miei cari Blogtrotters, non posso che esserne onorato e stracontento, sperando che fra un po' di tempo, quando arriverà un nuovo novellino, anche io possa dare a lui un po' di quello che ieri (e in tutti questi mesi) voi avete dato a me!!

Ritornando invece agli allenamenti, sono caduto stupidamente con lo scooter, per fortuna senza conseguenze importanti, ma considerando il mal di denti, venuto 2 giorni fa e la botta tremenda presa sul fianco sinistro e le costole vicine durante la caduta, direi che la sfiga pre maratona si sta abbattendo nettamente su di me. Non voglio chiamarmi nuove sventure (ormai a solo una settimana non avrei il tempo di recuperare), spero invece che da ora in poi la situazione sia solo migliorativa. Fatto sta che anche oggi niente corsa e meno male che dovevo scaricare. Infatti il dolore alle costole mi ha fatto pensare che sudando e magari prendendo un po' di freddo, potevo peggiorare la situazione. Spero tuttavia che questo dolore passi quanto prima: domenica devo essere a Fiumicino al Trofeo Sant'Ippolito.